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Creato il 18 novembre 2013 da Ifilms

Martedì 19/11/13, ore 21.10, Canale 5

«A volte, tutta la vita si riduce ad un unico, folle gesto». L’ottavo lungometraggio di James Cameron, costato 237 milioni di dollari per la produzione e 150 per la promozione e il marketing, è il film che ha incassato di più nella storia del cinema, raggiungendo la cifra record di 2,8 miliardi di dollari.

Regista e sceneggiatore perfezionista, sperimentatore di nuove tecnologie e di continue contaminazioni di generi, Cameron è riuscito nell’impresa di segnare una svolta nella storia del cinema, introducendo tecnologie visive d’assoluta avanguardia. Grazie al titanico lavoro della Industrial Light & Magic di George Lucas e della Weta Digital (fondata, tra gli altri, da Peter Jackson), il film è stato il primo ad essere girato in 3D Fusion Camera, un tipo di cinepresa digitale ad alta definizione 3D alla quale Cameron stesso ha dedicato 6 anni di sviluppo. 2154. Una compagnia interplanetaria terrestre intende sfruttare i giacimenti minerari di Pandora, pianeta primordiale, meraviglioso e incontaminato, abitato dai Na’vi, pacifici umanoidi blu collegati con una rete neurale alla Natura. La spettacolare battaglia per la libertà tra marines e indigeni non tarderà ad arrivare. Straordinaria esperienza visiva ed emozionale, Avatar è un apologo fantascientifico che restituisce sullo schermo uno splendore figurativo senza precedenti, senza però trascurare le tematiche sociali e politiche di una vicenda classica che contrappone l’eterna lotta del Bene contro il Male. Militarismo, capitalismo e colonialismo, sono tre colonne portanti made in USA che James Cameron intende minare alle fondamenta per imporre una poetica di lotta per la difesa della natura che tutela l’identità personale di ciascun essere umano(ide). Importante componente filosofico-religiosa di matrice panteistica che richiama l’umanità a una comunione religiosa con il mondo naturale. Seppur veicolato in maniera un po’ greve, il messaggio pacifista colpisce nel segno. «Se tu riesci a far alzare una sala piena di gente nel Kentucky e a farle applaudire la sconfitta del loro paese in guerra, allora devi avere degli effetti speciali straordinari» (Russell D. Moore). Chapeau.

Sbalorditivo.


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