Visra Vichit Vadakan con questo suo esordio alla regia mescola il documentario alla finzione per svelarci l’aspetto più intimo e sociale della condizione umana femminile in un paese come la Thailandia odierna, dando vita ad un docudrama sincero e appassionato.
Nonostante lo stile frammentario dell’opera, la Vadakan riesce a coinvolgerci emotivamente nei turbamenti, nelle paure e nelle speranze della protagonista, aiutata anche dalla splendida fotografia caldo-arancio di Sandi Sissel, che ci restituisce le atmosfere calde dei paesaggi che sono legati indissolubilmente alla vita di Sa e alla sua storia. Pur non raggiungendo livelli registici di grande impatto, il film resta un ’opera prima di tutto rispetto.
Voto: 2.5/4