Scritto da David Mamet sulla base dell’autobiografia dell’agente federale Eliot Ness, già fonte di ispirazione per l’omonima serie televisiva statunitense trasmessa dal 1959 al 1963, The Untouchables è il più celebre e riuscito tra i film del talentuoso Brian De Palma.
Chicago, 1930. In pieno proibizionismo Ness (Kevin Costner) combatte la sua personale crociata contro il dominio del gangster Al Capone (Robert De Niro) che contrabbanda alcolici. Verrà aiutato dal vecchio poliziotto irlandese Jimmy Malone (Sean Connery), dall’italoamericano Stone (Andy Garcia) e dal contabile Oscar Wallace (Charles Martin Smith): gli Intoccabili. Un’opera pressoché perfetta, sotto ogni punto di vista: strutturalmente convincente, narrativamente emozionante, tecnicamente mozzafiato grazie ad impressionanti virtuosismi della macchina da presa. Battute entrate nell’immaginario collettivo (“Sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo!”) e sequenze da antologia (la carrozzella con il bambino che precipita dalle scale della stazione, omaggio dichiarato a La corazzata Potëmkindi Sergej Ejzenštejn). Cast in stato di grazia. Meritatissimo oscar a Sean Connery come miglior attore non protagonista; candidature anche per scenografia, costumi e colonna sonora di Ennio Morricone.
Impedibile.