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I filorussi convocano le prossime elezioni per il 2 novembre

Creato il 23 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

L’annuncio dei separatisti filorussi scuote una volta ancora l’equilibrio già instabile della politica ucraina: il 2 novembre prossimo si terranno le elezioni per il Consiglio supremo e per i capi delle due repubbliche orientali di Donetsk e Lugansk. L’annuncio dei filorussi, dunque, mette a tacere la proposta del presidente ucraino, Petro Poroshenko, di indire le prossime elezioni per il 7 dicembre. Bisogna del resto ricordare la proposta di legge inoltrata dal Parlamento ucraino, nonché avanzata dallo stesso Poroshenko, sull’introduzione di uno statuto speciale e tre anni di autonomia per le regioni di Donetsk e Lugansk. Inoltre, si faceva esplicito riferimento all’amnistia per tutti quei filorussi che non si erano macchiati del reato di omicidio o di terrorismo, e avevano tra l’altro consegnato le armi. Una tregua “definitiva” che sarebbe stata ricompensata, insomma, con l’applicazione dell’amnistia. E al fine di dar nuova forza a questo “incendio istituzionale”, i ribelli filorussi hanno annunciato inoltre l’annullamento delle elezioni legislative nazionali indette nel Donbass per il 26 ottobre prossimo. Sotto il profilo militare, intanto, i ribelli hanno iniziato a ritirare l’artiglieria dispiegata lungo la linea di confine fra Ucraini e filorussi, ottemperando alle disposizioni siglate con l’Accordo di Minsk utile a promuovere il cessate il fuoco nell’Est del Paese. Il premier della repubblica orientale di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, ha così affermato: “Abbiamo ritirato la nostra artiglieria dalle zone dove le forze regolari ucraine hanno fatto lo stesso. Nei luoghi dove l’artiglieria ucraina non si è ritirata, noi non lo abbiamo fatto”. Stando alle parole del portavoce del Consiglio di Sicurezza ucraino, pronunciate nel corso della giornata di ieri, l’esercito regolare ha liberato la zona dalle armi pesanti. Intanto, anche la Germania della cancelliera Angela Merkel ha analizzato ieri, durante la giornata dell’industria tedesca, la situazione ancora drammatica dell’Est ucraino. “Sono stati fatti dei passi avanti,” ha riferito nel corso del suo intervento, “tuttavia, siamo ancora distanti da una vera soluzione”. E ha così aggiunto di come le sanzioni discusse nei giorni precedenti non fossero affatto fine a se stesse, ma utili a punire il comportamento di Mosca nei confronti di Kiev  e nell’appoggio verso i filorussi. E anche la questione delle sanzioni è un tema caldo. Infatti, così come riferisce il giornale russo Kommersant: “L’Unione Europea discuterà tra una settimana l’eventualità di una revisione parziale delle sanzioni inflitte al Cremlino”. La revisione potrebbe essere presa già il 30 settembre, quando si terrà la riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Ue.

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