In un comunicato stampa, l'associazione Finanzieri Esposti all'Amianto torna sul convegno tenutosi ieri a Trieste, riguardante l'ipotesi di una Procura nazionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Nel comunicato si dà notizia che una delegazione di dipendenti ed ex dipendenti della Guardia di Finanza - tra i quali Lorenzo Lorusso, presidente del
Movimento dei Finanzieri democratici e responsabile dei Finanzieri Esposti all'Amianto - ha incontrato, a margine del convegno, il magistrato torinese Raffaele Guariniello. Lorusso ha ribadito al magistrato "la piena fiducia dell’associazione nell’operato della magistratura", condividendo "la proposta [...] per una Procura nazionale che si occupi solo di amianto e di problematiche ambientali". Il comunicato dell'associazione prosegue sottolineando le problematiche emerse nel corso del convegno triestino, in particolare quella dei sacchi di eternit che transitavano per il porto di Trieste fino a non molo tempo fa, sacchi che "spesso si rompevano, liberando nell’aria polveri altamente cancerogene, che venivano inalate sia dagli operai sia da quei finanzieri che erano obbligati dalle consegne di servizio ad effettuare un riscontro manuale e senza alcuna protezione".Altro tema messo in risalto dai "Finanzieri Esposti all'Amianto", riguarda quello degli organi preposti ai controlli sulla sicurezza in ambito militare: "l’organo deputato al controllo ed alla sicurezza interna delle caserme è gestito dallo stesso comando militare (art.13 del d.lgs 81/2008). Il controllore e il controllato hanno, nel migliore dei casi, una dipendenza gerarchica, ma potrebbero essere anche la stessa persona. Nulla sembra vietare che queste due mansioni possano coincidere. Allora, ci chiediamo, quali garanzie di imparzialità e di obiettività potranno mai avere i finanzieri che su tutto il territorio nazionale sono stati, a vario titolo, esposti all’amianto? Lo stesso Guariniello fa intendere che questa normativa andrebbe modificata e noi concordiamo pienamente con questa posizione in quanto, almeno fino ad ora, non ci risulta che sul territorio nazionale sia mai stata applicata la sorveglianza sanitaria per le centinaia di finanzieri che sono concretamente stati esposti all’amianto".