Il tema dell'incontro riguardava le piante autoctone (indigene) e quelle alloctone(aliene, invasive) e stimolava la riflessione su quanto poco ne conosciamo, su quante noi crediamo essere originarie dei nostri luoghi, perchè le abbiamo sempre viste ed invece risultano essere provenienti da altri paesi. La relatrice Silvia Assini dell'Università di Pavia ci ha raccontato del suo progetto sperimentale sulla coltivazione di specie autoctone in un normale giardino. Ha spiegato chiaramente tutti le interessanti motivazioni ed i risultati ottenuti durante i tre anni di sperimentazione testimoniati dalle foto dell'orto dell'Università di Pavia . Sapete quanto io sia più interessata alle specie spontanee che alle cultivar , per cui questo incontro era proprio "pane per i miei denti" e sono contenta di non essere mancata. La botanica Silvia Assini, inoltre riesce a trasmettere la sua passione: mentre racconta dei sopralluoghi nella campagna della pianura, mentre coltiva specie nel giardino e mentre ne osserva il divenire. BRAVA!!!
Quando ha detto:"volevamo vedere come si comportano le piante se le portiamo a vivere in un habitat, non più selvatico ma simile al loro ambiente" e ci ha anche mostrato le foto del suo giardinetto di casa, naturalmente coltivato con le autoctone, mi ha veramente conquistato. Io, che porto a casa qualche "erbaccia "e la pianto sul mio balcone per studiarmela" ...... non potevo che apprezzare.
Ottimo il suggerimento di acquistare semi di autoctone da vivai della ns pianura, cosi che le piante che cresceranno saranno veramente autoctone e non cresciute in qualche garden di chissà dove.
Su Gardenia di dicembre 2013 era apparso a pag 12, l'articolo che parlava proprio del progetto di Silvia Assini, e della aiuola di 18 metri quadrati all'interno dei Giardino Montanelli a Milano, coltivata a fiori selvatici propio secondo il progetto. Se penso che qui a Sirmione , avevano progettato di sostituire i pini marittimi della strada principale con delle palme, rabbrividisco! Certo che i pini marittimi non sono autoctoni, ma sostituirli con le palme!!!, che oltretutto sono nell'occhio del ciclone per via di quell'insetto che se le sta mangiando alla grande.......