"Gli ambienti in cui viviamo influiscono sul nostro modo di vedere la vita, di sentire e di agire. Al tempo stesso, nella nostra stanza, nella nostra casa, nel nostro luogo di lavoro e nel nostro quartiere facciamo uso dell'ambiente per esprimere la nostra identità". (Francesco," Laudato si' ").
A me invece capita che nella mia stanza fioriscano rose leggere. Sono fantasie dell'aria, piccoli fiori mistici. Non osservando intervalli discreti l'occhio non li coglie. E io stessa non li vedo se non quando scendono luminosi, senza sostanza, per ragioni che non so.
Allora capita che animino una parete o sustanzino uno stipite e si senta un'aria improvvisa di cipresso o di incenso, si libri la figura spirituale di qualche creatura, un volto, una mano appoggiata a una sedia o una chimera muta, nel suono dei secoli. Non parlano, non tacciono, a un certo punto mi lasciano, in silenzio. Più oltre, il resto compie la sua orbita, secondo le leggi: l'acqua è nel bollitore e la stufa soffia nell'angolo. Altro per ora non è dato sapere.