Queste sono solo alcune delle sue opere. Sul suo sito potrete trovare altre informazioni e altre immagini di cui, se amate i fiori, ve ne consiglio la visione. Guarda qui
Maria Pia Luly inizia la sua carriera professionale collaborando con uno studio di tessuti d’arredamento a Nizza. La scelta cade naturalmente sui fiori. Maria Pia crea motivi floreali di grande freschezza, vibranti di colori, luminosi: allegre ghirlande di spighe dorate si inseguono su cieli azzurri, mazzolini campestri si esaltano su fondi che sanno di sole, le rose la fanno da padrone, accese dal blu delle genziane. C’è in queste tavole tutta la felicità di chi si è imbevuto della natura e della luce del Midi e viene istintivo ripensare alle stesse rose, agli stessi fiori che un altro innamorato della Riviera, Raoul Dufy, creava negli anni Venti e Trenta per Bianchini-Férier.
Dopo una lunga pausa creativa - cure familiari, riflessioni sull’oggetto dei suoi interessi, studi sui temi che le sono cari - riesplode il desiderio di tornare a dipingere, di stendere il colore su un foglio di carta. L’occasione è un lungo viaggio a Creta, altra terra del sole: il primo soggetto è l’Onosma erectum, pianta endemica dell’isola, di cui ritrae con finezza il fiore giallo vellutato e le foglie dai caratteristici lunghi peli rigidi. Da allora è come un fiume in piena.Maria Pia non smetterà più di dipingere, quasi a recuperare i lunghi anni di silenzio. Dipinge con passione, quasi con furore, se questo termine non fosse in aperta contraddizione con una natura che appare particolarmente mite e schiva. Le sue scelte non sono programmate, ma dettate dai suoi amori. È attratta dai modesti fiori spontanei ed ecco la Bryonia cretica, dalle eleganti volute, il non-ti-scordar-di-me e le campanule, le aquilegie e le giunchiglie, posate sul foglio con grande senso dell’impaginazione. Ma è attratta anche dai tulipani, a volte così semplici ed eleganti, a volte così bizzarri e frastagliati. Continua a leggere