I formati audio digitali

Creato il 30 agosto 2011 da Hnikarr
Il formato MP3 è probabilmente il più famoso e diffuso formato audio per quanto riguarda computer e altri dispositivi portatili. La maggior parte della musica che ci si scambia in Rete, sia in modo legale che in modo meno legale, avviene in formato MP3 e ognuno di noi ne avrà di sicuro una buona scorta sul proprio disco fisso.Lo MP3 non è però l’unico formato audio esistente, né il migliore.Abbiamo già parlato in precedenza del formato MIDI, giusto per fare un esempio, il quale presenta però una differenza profonda rispetto allo MP3: un MP3 contiene la registrazione di un suono, mentre un MIDI contiene indicazioni su come un brano debba essere “suonato”. Oggi parleremo invece di altri formati audio che contengano la registrazione di un suono, ossia altri formati come lo MP3.
Premessa generale. Tutti i formati audio digitali che possiamo ascoltare sul nostro computer (o anche su dispositivi portatili) sono formati compressi. Non mi addentrerò nei motivi alla base della compressione di un file audio, perché sarebbe troppo lungo e mi porterebbe fuori tema: diciamo solo che, in linea di massima, la compressione serve a risparmiare spazio, proprio come in ogni altro caso. Svolge anche altre funzioni, ma per oggi non ci interessano.Ci interessa invece sottolineare l’esistenza di due tipi di compressione, per un file audio: la compressione lossy e la compressione lossless.La compressione lossy è una compressione “con perdita” di informazioni (come dice il nome stesso): consiste principalmente nell’eliminare tutte le informazioni audio (ossia i suoni) che sono ritenute inutili, cioè tutte quelle frequenze che, secondo gli studi di chi ha progettato questo tipo di compressione, l’orecchio umano non riuscirebbe a distinguere bene. più frequenze si tagliano e più il file che otterremo sarà snello e di piccole dimensioni. Come effetto collaterale, l’audio sarà anche molto più povero, ma è il prezzo da pagare per la compressione. Se applichiamo a un brano una compressione di tipo lossy, inoltre, non ci sarà più possibile risalire in seguito al brano originale: le frequenze cancellate sono perse per sempre. Esempio più famoso di compressione lossy è lo MP3.La compressione lossless, invece, è una compressione “senza perdita” di informazioni. Si limita a ridurre lo spazio occupato dal file audio, senza eliminare nessuna frequenza e senza modificarlo. Come è ovvio, le dimensioni finali del file resteranno piuttosto grandi, anche il doppio o il triplo rispetto a un file con compressione lossy, ma il vantaggio è che nessuna informazione è andata persa: tutti i suoni della registrazione originale sono rimasti anche nel file compresso e in ogni momento sarà possibile risalire dal file compresso alla registrazione originale. Esempio più famoso di compressione lossless è il WAV (o il FLAC, a seconda dei gusti). Per inciso, anche se in ambito molti diverso, anche gli ZIP sono esempi di compressione lossless.

Formati con compressione lossy:

MP3 – il più famoso di tutti. La compressione è massiccia e il numero di frequente “potate” è piuttosto alto, ma di solito riesce a trovare un compromesso passabile, ingannando abbastanza bene l’orecchio umano e dando l’impressione di essere completo. Non lo è, sia chiaro, ma l’algoritmo di compressione usato per questo formato è molto buono e il risultato è sufficiente per chi non sia troppo esigente in fatto di qualità.WMA – la versione Microsoft dello MP3, nonché formato nativo per Windows Media Player. Non è molto diverso da un MP3 (anzi, è pressoché uguale) e ne presenta gli stessi pregi e difetti: poco spazio occupato, alta compressione, ma qualità reale piuttosto bassa. Ha soprattutto lo svantaggio di essere poco portatile, perché è legato soprattutto ai sistemi Windows.AC3 – un formato che probabilmente molti di voi non avranno mai sentito nominare, ma che invece avranno sentito molto spesso al’opera. Si tratta infatti del formato sviluppato da Dolby è utilizzato nei DVD, nei cinema, in TV e più o meno dovunque ci sia bisogno di colonne sonore con il celebre effetto “surround”.AAC – un formato affine allo MP3, ma che presenta risultati più compatti con una qualità superiore allo MP3 (non così tanto superiore, perché si tratta pur sempre di una compressione lossy, ma è pur sempre un bel passo avanti). A usarlo è soprattutto la Apple, che attraverso il suo iTunes Store distribuisce i brani audio in questo formato, dopo aver ovviamente inserito tutte le varie protezioni per i diritti d’autore.OGG – formato open source, che presenta una maggiore qualità di compressione (ma non di audio): in altri termini, un file OGG avrà dimensioni inferiori rispetto a un MP3 della stessa qualità. Ha anche il vantaggio di essere appunto open source.

Formati con compressione lossless:

WAV – formato realizzato dalla Microsoft, che si adatta senza problemi a Windows Media Player (ovviamente). La qualità acustica è superiore rispetto a un comune MP3, ma anche le dimensioni del file lo sono. Un semplice confronto tra WMA e WAV ci permette di capire anche la differenza tra una compressione lossy e una lossless, senza bisogno di ricorrere a strani programmi per riprodurre i files.FLAC – formato libero di compressione lossless, con la particolarità di utilizzare un algoritmo di compressione molto efficiente: pur avendo dimensioni di gran lunga superiori rispetto a un MP3, un file audio in formato FLAC potrà presentare una compressione anche del 50%.APE – formato ormai in via d’estinzione, con proprietà di compressione analoghe (e in certi casi superiori) al precedente FLAC.WV – questo è, per certi versi, una via di mezzo tra lossy e lossless. È possibile infatti comprimere una registrazione audio con entrambi i sistemi, se scegliamo questo formato, anche se naturalmente i risultati saranno diversi. Come compressione lossless, però, è molto più veloce della media.
Come è ovvio, non tutti i formati sono supportati da ogni lettore audio. Se non sapete come aprire un file, potete sempre ricorrere a un programma-jolly, come Media Player Classic, che bene o male se la cava con tutti i formati audio, oltre che video.Un altro programma che è utile tenere presente è Format Factory (se usate Windows): questo programma di conversione supporta praticamente tutti i formati audio elencati e vi permetterà di convertire un file dall’uno all’altro di essi. Se proprio non sapete come cavarvela ad aprirli, è una soluzione da considerare.

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