Ma poiché appunto Ferragosto incombe, e a mangiare angurie si pensa più che a scrivere, temo che nemmeno questa volta riuscirò a esporre la questione in modo articolato ed esaustivo. Qualche appunto sparso, dunque.
1.
Leggete l’esilarante commento di Gaia Conventi al mio precedente post Editing per asini e ridete come ho riso io, sputando semi di anguria in diverse direzioni.
2.
Guardatevi dai furbetti del quartierino letterario. Molti caciottari (cit. Loredana Lipperini) offrono pseudoservizi molto-pseudo-professionali a chi desidera che i propri scritti siano letti e pubblicati (non necessariamente in quest’ordine).
Ci è capitato di avere a che fare con autori che, prima di rivolgersi a noi, erano incappati in individui che gli avevano spillato migliaia di euro (non è un’iperbole) per non combinare, sui loro testi, assolutamente un tubo. O in agenzie letterarie che avevano chiesto loro qualcosa come 14 euro a cartella (è tantissimo) per un “editing professionale”. O, e questa è forse la più bella di tutte, che avevano chiesto loro qualche banconota da cento per mettere il loro eBook in vendita nei negozi online… non mi stancherò mai di esortarvi a usare Narcissus, che distribuisce ovunque e non si paga! (E che per questa comunicazione non mi paga!)
Prima di avviare l’attività, allo scopo di tastare il terreno, la sottoscritta si è anche messa un bel cappuccio in testa e ha cominciato a telefonare alle “agenzie di editing” falsando la voce e dando nomi tipo Paolina Paperina, e poi si è iscritta a diversi “servizi di consulenza per chi intende autopubblicarsi”, italiani e non solo (utilizzando quell’indirizzo email che serve solo a questi biechi scopi e a dirottarvi lo spam).
La notizia è che la situazione è veramente da Banda Bassotti.
3.
Nota bene, però, amore santo della zia, che i furbetti del quartierino letterario non sono solo da “questa” parte, ma anche dalla tua. Oltre a coloro che Gaia chiama “tramisti” e la sottoscritta asini, nei primi mesi di attività di SATT ci è capitato di avere a che fare con alcune persone che sostanzialmente hanno cercato di ottenere dei vantaggi senza pagare il dazio — e non mi riferisco a un prezzo meramente monetario da pagare. Gente che magari era convinta di aver scritto un capolavoro e cercava pure conferme di tale assunto, per cui che orrore l’autopubblicazione, tu devi procurarmi un contratto con Mister Super Editore e se non ci riesci sei un’imbecille (SATT, ohiohi, non è un’agenzia letteraria…), e comunque mi devi fare l’editing e io ti pago le spettanze solo alla firma del contratto di edizione. Quando abbiamo fatto notare a costoro che nessuno al mondo può garantire a chicchessia la pubblicazione di un suo scritto (a meno che chicchessia non sia Stephen King o giù di lì, o a meno che per “pubblicazione” non si intenda “auto-pubblicazione” nel caso migliore, EAP nel peggiore ed evitabile), apriti cielo…
E poi, c’è stato quello che ci ha mandato email grondanti panico nelle quali ci pregava di aiutarlo a utilizzare BackTypo (programma gratuito dedicato a creare eBook e file per la stampa); quando gli abbiamo fatto notare che il nostro lavoro non consiste nel fornire supporto all’utilizzo di programmi gratuiti, ma nel creare prodotti finiti, apriti cielo…
C’è dell’altro, ma devo proprio andare avanti? Tutto si riassume, in fondo, attorno all’usare e al farsi usare, ovvero al cercare scorciatoie anziché rapporti chiari e basati sul lavorare (tutti, in primo luogo chi scrive), sull’avere e sul dare (persino amore, amici miei. Per la scrittura e per il confronto creativo).
Ne parlerò ancora, quando avrò digerito le angurie. Per ora, tengo a specificare che i suddetti sono casi isolati e che la maggior parte di coloro che si sono rivolti a noi (e non mi riferisco solo agli autori degli eBook da noi curati e attualmente pubblicati, ma anche a chi ci ha commissionato traduzioni e/o lavori ancora in corso) sono individui solidi, con le idee chiare e, non di rado, dotati di talento.
Buon Ferragosto e buona seconda parte del mese a tutti (ci ritroveremo, salvo eccezionalità, a settembre).
P.S. Il video che documenta la (prima) festa di Scrittura a tutto tondo. Ce ne saranno altre.
Immagine di apertura da Finzioni Magazine.