Il gatto non conosce la cultura umana, esso si adatta come fa l'acqua nella pianura, esso scruta il suo ambiente, si assicura di avere a sufficienza, esso é collegato con la natura, vive a pieno con il tutto, non ha una grande mente pensante, forse questo é la sua salvezza.Guardo i miei gatti da anni, essi mi consigliano e mi fanno notare le mie lacune, io non mi accontento, io cerco l'artificiale, non doso il cibo, non mi accontento dell'acqua pura, non gioisco del necessario, tutto nella mente umana diventa noia, abbiamo sempre bisogno di cambiare.Ogni mattina il più grande mi sveglia per avere il suo cibo e la sua acqua, sa convincermi e chiede con umiltà, sazia i suoi bisogni fisiologici, gioca un pò con gli altri due e poi dorme, un sonno perfetto, una pace paradisiaca avvolge il suo dormire, esso é saggio, é un tutt'uno con il naturale, non ha bisogno di niente, non ha pensieri, é in perfetto silenzio, é un piccolo buddha.Passo molte serate in loro compagnia nel silenzio assoluto, essi hanno una calma fenomenale, io ci metto parecchio prima di entrare in meditazione e rendere la mente vuota dai pensieri, una volta che sono rilassato, diminuito i battiti del cuore, diminuita la pressione sanguigna, il mio essere si unisce a loro, qualcuno si avvicina e mi chiede le coccole, altri si coricano vicino per rubarti il tuo calore corporeo. Sembrerebbe una vita noiosa vista da un umano, ma devo dire che invidio la loro stabilità psico-fisica, non hanno desideri materiali, non dipendono dalla tv, non vogliono fare carriera.Ho ancora molto da imparare da loro, quando sarò un gatto, sorriderò al mondo materiale e penserò ora sono felice con la natura, ho il necessario, non dipendo più dal vostro sistema intelligente, sono diventato saggio, ho la padronanza della mia mente e del mio corpo.
In copertina, il mio gatto Lion, uno dei miei maestri.
Daniele Tolu