I genietti della domenica

Creato il 08 giugno 2011 da Federicobona @Federico_Bona

Ignoravo che cosa fosse il “realismo urbano latinoamericano” di cui si parla in quarta di copertina prima di leggere questo libro e probabilmente continuo a farlo anche adesso. Ma chissà, magari è solo un’etichetta pensata per incoraggiare tutti coloro che, nel tempo, sono stati scoraggiati da un’altra, ben più celebre e funesta, etichetta: il “realismo magico”. Ecco, qui siamo in tutt’altri paraggi, potete starne certi: la storia è quella di un gruppo di giovani di Lima che definire bohémien sarebbe un po’ troppo. Figli di buone famiglie sulla via dello sfascio, vivono di espedienti e lavoretti, scrivono o si interessano di letteratura – neanche tanto: sembra più una posa –, ma soprattutto puntano a scorrazzare di giorno per le spiagge della città e di sera tra bar e locali zeppi di prostitute. Intorno a loro, un paese intero che sta andando in rovina. E qui viene il bello. Perché quello che emerge dal libro è un quadro fosco, negativo, il ritratto di una “disperazione calma, senza sgomento” – rubo un verso a Giorgio Caproni –, ma il racconto, a contrasto, propone ritmi comici, situazioni grottesche e strappa più di una risata. Le disavventure di Ludo – il protagonista, dimissionario per noia da un grande studio legale – e dei suoi amici si succedono con cadenza impeccabile, una per ogni capitolo, e si chiudono invariabilmente con un fallimento, da quelle sentimentali – Ludo che, innamorato di una prostituta, e ricambiato, finisce per essere riempito di botte dai suoi protettori – a quelle professionali – Ludo e gli altri che, da piazzisti di insetticidi, vengono cacciati con ignominia pure dalla scuola dove hanno studiato –, eppure la nota dominante resta una sgangherata allegria, che è persino di più di un riso amaro. Un equilibrio difficile e raro, di cui solo i grandi sono capaci, anche se, per capirci, il libro non è un capolavoro. Diciamo che si limita a essere bello, da leggere.

I genietti della domenica, Julio Ramón Ribeyro (la Nuova frontiera, 256 pp, 16,50 €)

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