I giardini pensili di Heatherwick

Un giardino pensile sul Tamigi: è l’ultima avventura architettonica di Thomas Heatherwick, la mente che ha concepito lo splendido calderone delle Olimpiadi dello scorso anno e la nuova versione dei Routemaster, gli autobus rossi a due piani che sono una delle caratteristiche di Londra"L'idea è semplice” ha dichiarato Heatherwick, che ha vinto la gara di appalto indetta da Transport for London volta a trovare nuove idee per migliorare l'accesso pedonale sul fiume: “collegare il nord e il sud di Londra con un giardino.” E ha reso omaggio all'estro dell’attivista Joanna Lumley, che da anni sostiene l'idea di un ponte-giardino completo di erba, alberi, fiori e piante selvatiche come modo “più lento” per attraversare il fiumeInutile dire che l’innovativo approccio di Heatherwick trova un interlocutore entusiasta nel sindaco Boris Johnson, e nella sua idea di creare anche nella capitale inglese un’infrastrutture verde iconica come la High Line di New York, il parco aereo realizzato nel West Side di Manhattan al posto di una ferrovia soprelevata in disuso.  Strategicamente posizionatro tra iponti di Waterloo e Blackfriars,il nuovo ponte - il primo dall’apertura del controverso Millennium Bridge nel 2002- aprirebbe nuovi collegamenti pedonali tra aree densamente popolate come Covent Garden e Soho e i tratti relativamente tranquilli del lungofiume, come la zona di Temple, nella City, e la riva sud del Tamigi, oltre a fornire un’ulteriore opzione ai pendolari diretti alla stazione di Waterloo.L'obiettivo di Heatherwick Studio, impegnato nello sviluppo dell'idea con gli ingegneri della ditta Arup, è quello avere progetti definitivi pronti alla metà luglio, così da ottenere quanto prima la licenza edilizia. Licenza che, se approvata potrebbe fare del giardino pensile sul Tamigi una realtà nel 2016.
 Ma il via libera dipende dalla capacità di Heatherwick di raccogliere da sponsor privati i 60 milioni di sterline necessari alla realizzazione del progetto, in quanto la Greater London Authority, l'ente che amministra i 1579 km² della capitale, è determinata a non investire denaro pubblico. E senza l’intervento finanziamenti privati, il progetto, che si vorrebbe far partire nel 2016, non sarà in grado di partire. Tra i possibili candidati al ruolo di sponsor si fa anche il nome della Apple.