Il “Sistema Museale di Mont’e Prama” sarà articolato in sezioni:
a)Mont’e Prama: archeologia e storia dell’arte tra la Sardegna e il Mediterraneo. Offrirà la lettura delle statue di Mont’e Prama all’interno del disegno complessivo dell’archeologia sarda e mediterranea. Localizzazione: Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
b) Mont’e Prama e l’archeologia del Sinis. Offrirà la possibilità di raccontare il contesto della scoperta, il luogo e le condizioni di rinvenimento, all’interno di un percorso che attraversa tutta l’archeologia del Sinis. Localizzazione: Cabras, Museo Civico e area archeologica di Mont’e Prama.
c) Polo documentale del restauro di Mont’e Prama. Garantirà l’accesso a tutta la documentazione del restauro che ha restituito una nuova eccezionale possibilità di lettura e conoscenza l’intero complesso. Localizzazione: Sassari, Centro di Restauro di Li Punti.
L’altezza delle statue non è mai inferiore ai 2 metri e talvolta giunge ai 2,50 metri. Sono state scolpite su pietra di arenaria. Raffigurano pugili, arcieri e guerrieri, tutti in posizione eretta. È difficile trovare confronti in ambito mediterraneo e nel complesso sono statue fortemente stilizzate e geometriche improntate a quello che gli studiosi definiscono lo stile dedalico, che le rende un modello unico nel panorama mediterraneo e mondiale. Gli occhi incavati, sono resi con un doppio cerchio concentrico. Il volto delle statue segue lo schema della bronzistica sarda, con un’arcata sopracciliare e il naso marcatamente definiti. La bocca infine, è resa con un breve tratto inciso.
Dunque un glorioso pezzo della nostra archeologia, non fuori da annose polemiche. Una delle tante è la possibilità di esposizione dei Giganti di Mont’e Prama in Corea per l’Expo del 2012 e in Inghilterra per le prossime Olimpiadi. Questa ipotesi è stata immediatamente contrastata dall’opinione dell’archeologo Giovanni Lilliu, uno dei massimi conoscitori della Civiltà Nuragica, che considera il trasporto dei Giganti molto rischioso.