In effetti non c'è molto da dire che non sia già stato detto, su quello che la guida Frommers considera "probabilmente il più bel ponte del mondo, e senz'altro il più fotografato". E questo anche se Rebecca Solnit, nel libro da cui prendo spunto per questi post (si veda qui e qui), racconta che alla centenaria pittrice Add Bonn il ponte non piace perché "il panorama era molto più maestoso prima" (facendo un paio di conti, Add aveva 26 anni all'epoca della costruzione del ponte, nel 1937).
Sarà vero, però ogni volta che lo attraverso mi emoziono. Ripenso sempre a quando lo attraversai per la prima volta, a diciassette anni, insieme alla mia amica Cristina, a quella foto che ci ritrae scompigliate dal vento, sorprese dal freddo (da brave turiste), e fiduciose nella profezia di tutti i ponti e di tutte le fontane del mondo: se attraversi questo ponte, se butti una moneta, un giorno tornerai. E in effetti, con tutto quel futuro davanti, non sembrava così impossibile tornare.
E infatti eccomi qua. Nelle prime due foto il ponte è visto dal tetto del palazzo dove abitiamo.
La foto qui sotto, invece, è stata scattata al Lincoln Park, dove siamo andati a fare una passeggiata il giorno del nostro matrimonio, lo scorso febbraio.