Natsuko Toyofuku, artista e designer giapponese che ha trovato in Italia la sua patria d’elezione, è da venticinque anni sulla scena dell’arte contemporanea, creando opere segnate da ispirazioni che vengono da una natura al di fuori dal tempo e dallo spazio, trasformate in poesia calligrafica di grande suggestione. Bronzo, argento, pietre, perle e smalti sono i materiali protagonisti delle sue intuizioni: sculture affascinanti, che talvolta si fanno così piccole da poter essere indossate, come gioielli. Questo spiccato gusto per le forme è l’eredità di suo padre, Tomomori Toyofuku, scultore affermato degli anni ‘60 e ’70.
Le sue creazioni sono il frutto di un mix di culture che conferisce qualità e unicità: la tradizione artigianale italiana e l’eredità della cultura orientale che parla il linguaggio zen della morbidezza e di un’equilibrata compostezza. Si tratta di multipli singolarmente lavorati come pezzi unici, che tali diventano per la loro irripetibilità. I materiali utilizzati non sono quelli tradizionali come l’oro e le pietre preziose, anche se… basta chiedere e Natsuko crea. Quello che più caratterizza l’arte di Natsuko è infatti l’uso di metalli “non nobili”, come l’argento e il bronzo, non trattati e prevalentemente fusi a cera persa. Il suo preferito rimane il bronzo, che spiega essere molto vicino alla sua sensibilità. “Ha una tonalità calda e può assumere straordinarie patine se si ricorre a una lucidatura accorta, che non privi le superfici metalliche delle naturali ombreggiature che conferiscono fascino alla materia. Perfino la candida perla può acquisire in bellezza dall’accostamento con il bronzo”. A questo metallo Natsuko oggi accosta la brillantezza degli smalti, con audaci incursioni nel mondo del colore: rossi, gialli, turchesi, verdi conferiscono nuova tridimensionalità a forme che in altre creazioni appaiono improntate a gamme cromatiche più smorzate. Ma non sono solo gli smalti a conferire cromaticità a questi gioielli. Nel bronzo sono spesso incastonate pietre rare, di provenienza prevalentemente brasiliana o africana, che si presentano come microtavolozze screziate: quarzi lemon, orange, o rutilati, ludoliti, dendriti, radici di turchese, acquamarine tormaline e ogni altra gemma semipreziosa che riassuma con efficacia in pochi centimetri quadrati il canto delle suggestioni estetiche del mondo minerale. Le sue lavorazioni sono completamente nichel free e non provocano allergie.
Il significato estetico e intrinseco della suggestione di forme e materiali dei gioielli di Natsuko Toyofuku si tende su un sottile filo tra Oriente e Occidente e sarà visibile e sapientemente narrato a HOMI 2016, l’innovativa fiera dedicata al lifestyle, spazi, con soluzioni per sperimentare e condividere il benessere in ogni sua sfumatura. Dal 29 gennaio al 1 febbraio a Rho Fiera Milano.
I gioielli di Natsuko Toyofuku sono acquistabili online e nell’atelier di via della Pergola 8 a Milano, quasi una piccola galleria d’arte nel cortile di un palazzo d’epoca del quartiere Isola.
www.natsukotoyofuku.com