“Newspapers don’t have a demand problem; they have a business-model problem.” Eric Schmidt, Google.
Ho meditato a lungo sull’opportunità o meno di scrivere un libro sui modelli di business, su come andare oltre l’attuale binomio vendite-pubblicità, per l’ex industria dell’informazione.
Da un lato lo scriverne quasi quotidianamente su DataMediaHub [e occasionalmente altrove] e dall’altro lato la rapidissima evoluzione dei fenomeni in corso, mi hanno fatto dubitare più volte sul senso e sull’utilità per il lettore.
Se state leggendo queste righe, ovviamente, significa che al termine della riflessione ho immaginato che comunque fissare il pensiero, le idee, su quello che è IL nodo cruciale da superare per guardare con serenità ai giornali del futuro ed al futuro dei giornali, avesse un senso.
Il libro si compone fondamentalmente di due grandi aree: una prima dedicata ad una fotografia analitica della situazione attuale, dello scenario di riferimento, ed una seconda dove vengono analizzate in profondità quelle che possono essere alternative e/o complementari all’attuale modello di business su cui si sono sorretti i quotidiani negli ultimi 100 e più anni.
Il libro fa riferimento il più possibile alla realtà italiana poiché si ritiene che se da un lato la realtà internazionale può essere di stimolo, dall’altro lato rischia di essere fuorviante, di far immaginare possibilità che forse nel nostro Paese non saranno mai concrete.
A metà tra il saggio ed il long form journalism, nel libro per ciascuna area di business vi sono inoltre interviste a opinion leaders ed esperti del settore sia nazionali che internazionali, quali David Magliano [The Guardian], Andrea Santagata [Banzai], Simona Panseri [Google Italia], Alceo Rapagna [RCS Mediagroup], Federico Badaloni [Gruppo Editoriale L’Espresso] e Dico Van Lanshot [Blendle], per citarne solo alcuni.
Il libro continuerà a vivere, ad essere aggiornato, grazie ad un gruppo ad hoc dedicato nel quale verranno inserite le maggiori novità sul tema trattato quando emergeranno e, spero davvero, grazie ai contributi, ai commenti ed alle considerazioni di chi, come te che stai leggendo in questo momento, ha acquistato il volume.
Se vuoi interagire con me, per favore, usa l’hashtag #giornalifuturo su Twitter citando il mio account. Grazie e buona lettura.