I giorni contati

Creato il 01 maggio 2011 da Robydick
1962, Elio Petri.
Cesare è un idraulico, cinquantenne, vedovo e gran fumatore. Un giorno vede un uomo morire in tram, più o meno suo coetaneo, e da quel momento non farà altro che pensare al fatto che anche al suo fatidico giorno non può mancare molto. Proverà un po' di paura, certo, ma non una paranoia, solo uno sprone a fare e conoscere cose mai fatte o viste. Smetterà di lavorare e comincerà ad andare a zonzo per Roma e dintorni, in modo più o meno casuale.
A molti sembrerà un po' tocco, ma Cesare vivrà una vera e propria rinascita. Con la telecamera sempre addosso "alla francese" rinasceremo noi con lui, sempre che il Noi a cui mi rivolgo sia qualcuno che come chi scrive ha bisogno di lavorare per vivere, per gli altri il discorso non calza. Una mostra d'arte, un giro all'aeroporto, chiacchiere coi vicini ed amici, una gita al mare, persino un abbozzo di truffa alle assicurazioni per rimediare soldi. Il mondo esterno lo vede anche come un'occasione per fare soldi senza cogliere il suo bisogno, è quasi un alieno, lui invece vuole semplicemente scoprire le cose belle della vita, cioè tutte quelle cose che avendo lavorato da mane a sera fin da quando aveva 12 anni non conosceva.
Che storia semplicissima. Una di quelle con le quali è facile scadere in opere retoriche di bassa lega. Dipende molto da chi e come fa il film che, nota bene, è di 50anni fa. Elio Petri, insieme a Tonino Guerra, è anche autore di soggetto e sceneggiatura, straordinari per i tempi e lo sarebbero ancora oggi. Da Encomio Solenne l'interpretazione di Cesare da parte di Salvo Randone! "I giorni contati" E'! Salvo Randone, attore da iscrivere anche solo per questo tra i più grandi del Cinema italiano. Una carrellata di situazioni e personaggi incontrati con l'innocenza di un bambino dipinta sul volto di un uomo maturo, sempre cariche di significato sociale quanto d'umana poesia, come mai ho potuto vedere.
Volevo celebrare il Primo Maggio, grandissima festa di portata mondiale, con un film degno e questo lo è. Non solo, è anche perfettamente in tema.
La Festa dei Lavoratori nasce dalle lotte, cominciate a fine '800, per ottenere orari di lavoro umani, in particolare per le famose 8 ore giornaliere. Non si trattava solo di rendere il lavoro meno sfiancante ma di guadagnare tempo ad uso privato da dedicare alla famiglia e, oggi lo possiamo dire col senno di poi, a quelle cose della vita che ci rendono esseri umani e non dei "bruti".
Il tema principale del film è la Morte e quindi il senso della vita, affrontato con un approccio a un tempo umanista e materialista. Quasi come un effetto collaterale emerge il tema del Tempo Libero, che Cesare si prenderà a piene mani fin abusando a compensare i tanti anni trascorsi. Un messaggio in realtà più diretto di quanto ho descritto, se si pensa alla malinconia di alcune scene, quando è chiaro con struggente evidenza che non sono possibili "recuperi a posteriori", quel che è stato fatto è fatto ormai. Il finale sarà decisivo, e mi ha fatto pensare: bravo Cesare, hai fatto benissimo!
Nel mio personale Olimpo, e non è il primo di Elio Petri.
Tra i film da rivedere più volte.

al cimitero, quella tomba sconosciuta è di un uomo che è nato lo stesso giorno di Cesare


una rivolta in una borgata, invasa dalle zecche


violento contrasto gioventù, anzianità.


si commenta da sola. il manifesto è solo scenografia...




stupende facce!








era tornato anche Cesare a terra, purtroppo...


... fin troppo a terra.


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