I giovani e Dio.

Creato il 17 novembre 2013 da Salvoc
Io non sono seguace di Rousseau, per il quale l’uomo nato  ‘buono’ per natura  viene poi 'incattivito’  dalla società in cui vive. Questa tesi l’hanno fatta propria i cosiddetti ‘rivoluzionari’ nel corso della storia per così giustificare il loro attacco violento nell' abbattere ‘la tirannia’, spesso però innalzando subito dopo un potere più oppressivo e sanguinario del precedente.
Io  invece, da cattolico, credo nel retaggio del peccato originale, e quindi nella presenza in ognuno della tendenza al male. Ma questo fatto non può giustificare il  cattivo comportamento, in quanto con l’avvento dell'età della ragione e con l'educazione e l’istruzione anche religiosa  abbiamo acquisito i mezzi per limitare questa inclinazione. I giovani ovviamente non sfuggono a questa regola.
Sono contrario perciò alla retorica che esalta la loro supposta superiorità e bontà. E chi dice ‘i giovani sono buoni perché più vicini all’innocenza originaria’ per me sbaglia due volte, primo perché nessuno è veramente buono per natura, e secondo perché i giovani purtroppo, almeno quelli attuali, appaiono essere tutto fuorché veramente ‘buoni’.
leggi il resto...>>>