I giovani si scatenano sul Web: Choosy sarai tu!

Da Pamelaferrara @PamelaFerrara

Dopo l’invito ad essere meno “Choosy”, rivolto da Elsa Fornero ai giovani in cerca di lavoro, sono nate online diverse iniziative per protestare contro il ministro, che peraltro ha una figlia, Silvia, in cattedra all’Università di Torino (dove la madre è professoressa ordinaria) e lavora in una fondazione finanziata da Intesa (dove la madre era nel consiglio di Sorveglianza).

(Qui trovate un articolo che parla dei posti di lavoro decisamente choosy dei figli dei ministri).

Con la velocità e l’immediatezza proprie del Web, in pochissime ore sono nati blog e siti che raccolgono le testimonianze dei giovani, come “Choosy sarai tu”, al quale decine di ragazzi hanno già inviato cartelli scritti a pennarello nei quali raccontano le esperienze professionali fallimentari, i titoli di studio inutili, i sogni svaniti e quella parola, “sfruttati”, ormai costante nella loro esperienza.

Cara Fornero,
ho 28 anni, sono laureata con 110 in psicologia e dopo anni di tirocini (gratuiti) ora lavoro come educatrice di sostegno in diverse scuole. Vivo a 600 km dalla mia città e, ogni giorno, per andare da una scuola all’altra faccio circa 10 km in bici. Il mio ultimo stipendio è stato di 398 euro netti. Sono stanca ma forse è perché “so troppo choosy!!!”.

La mia esperienza personale: anni fa, quando cercavo lavoro, provai a propormi come grafico presso le tipografie. Mai ricevuto una sola risposta. Fino a quando mi venne l’illuminazione e iniziai ad inviare curricula nei quali volutamente presentavo un profilo più basso rispetto al mio: niente laurea, nessun master, nessuna esperienza sul Web. Magicamente iniziarono a contattarmi, perché non davo più la sensazione di essere “overqualified” per un   posto in tipografia. E così mi arrivarono proposte di stage gratuiti, tirocini e lavori precari sottopagati.

Oggi, se va bene, l’offerta standard è un contratto a tempo determinato part time (con pretesa implicita che si lavori full time), straordinari ovviamente non pagati, nessuna sicurezza sul lavoro e magari nemmeno il lusso della carta igienica in bagno, ma dato che non dobbiamo essere choosy, ci possiamo sempre pulire il sedere con la laurea.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :