I grandi avi bianchi
Da Spiritualrationality
I miti attestano l’esistenza di una genia di iniziati, che si sarebbe insediata nella regione polare, gli Iperborei. Sovente sono chiamati i Grandi Avi Bianchi, i Padri Primigeni, guide e capi supremi della gente di Atlantide. Iperborea, la loro capitale, situata da qualche parte fra l’Islanda e la Groenlandia, era incastonata fra i ghiacciai, ma godeva di un clima così mite che la sua campagna era verdeggiante, disseminata di alberi e coltivata a frumento. La capitale di questo piccolo regno era, a quanto si dice, Thule, anche se altre tradizioni ricordano Thule come un isola dell’Atlantico settentrionale (da riconoscersi forse, nell’Islanda). Comunque sia, Iperborea, con o senza Thule, sembra essere il centro iniziatico degli atlantidi, il gran quartiere generale da cui si emanavano gli ordini. Fin dai tempi di Esiodo e di Omero, molto si è scritto sugli Iperborei, ma nessun autore si è mai stupito del fatto che degli iniziatori, capaci di dirigere la conoscenza e la coscienza di un immenso popolo civilizzato, avessero scelto come sede proprio una regione polare, anche se, per un miracolo della natura o del loro ingegno, quelle terre erano diventate relativamente temperate. Si sa che il Grande nord era, ad una certa epoca, più caldo, in quanto la Terra, prima del Diluvio, girava su un asse perpendicolare al piano dell’ellittica, venendo così meno le stagioni. E’ esatto che la Svezia e la Norvegia hanno conosciuto vegetazioni tropicali che spiegano la formazione di ambra gialla fossile, di origine resinosa, che si trova sulle coste del Mar Baltico; tuttavia è probabile che la scelta della localizzazione geografica di Iperborea fosse fatta per ragioni molto più razionali di quanto non lo siano il caso o la fantasia.Si tramanda che gli Iperborei fossero di grande statura, di carnagione bianchissima e avessero, inoltre,occhi di un azzurro molto chiaro ed una capigliatura bionda, tutte caratteristiche del tipo nordico ideale dei nostri giorni, in contrapposizione con i tipi bruni o scuri delle regioni più vicine ai Tropici. E’ dunque logico pensare che questi iperborei dalla pelle bianca abbiano scelto intenzionalmente la zona meno calda della Terra, poiché corrispondeva meglio, dal punto di vista climatico, al pianeta di cui erano originari. In breve, se i padri primigeni erano degli extraterrestri, dobbiamo credere che il loro pianeta fosse più decentrato del nostro rispetto al Sole, o al loro sole. In caso di appartenenza al nostro Sistema Solare, essi potevano venire da una zona vicina all’orbita di Marte o degli asteroidi, dove la temperatura è nettamente più bassa che non sulla Terra. Questi Iperborei extraterrestri furono, secondo le trasmissioni orali iniziatiche, gli antenati della razza bianca. Supponiamo inoltre che il sangue di questi Padri Primigeni non fosse rosso come il nostro, bensì, forse, azzurrato, in virtù del tenore di gas carbonico del loro pianeta originario. Da questa particolarità, deriverebbe l’espressione «avere sangue blu nelle vene» essere nobile, discendere da una razza superiore.