Bob Marley
Robert Nesta Marley nasce nel 1945 e muore nel 1981.
Il più famoso musicista reggae di sempre che ha avuto il merito di rendere popolare il genere fuori dalla Giamaica e di diventare un simbolo politico per i neri di tutto il mondo.
Nel 1967 Marley si converte al rastafarismo, un movimento politico-religioso che riconosce nel negus d'Etiopia colui che ricondurrà in Africa il suo popolo disperso.
La sua musica parla dei poveri e degli emarginati, dei soprusi del potere, della vita di chi non ha niente.
Nella sua musica si sente la lotta contro l'oppressione politica e razziale e la voglia di unificare tutti i popoli di colore come unico modo per raggiungere la libertà.
I shot the sheriff but i didn't shoot the deputate...l'aspetto politico della sua vita è stato, se possibile, molto più importante di quello artistico.
Marley diviene un leader politico, spirituale e religioso.
Nel 1978 gli viene conferita, a nome di 500 milioni di africani, la medaglia di pace dalle Nazioni Unite, nello stesso anno riunisce durante un suo concerto, tutte le diverse fazioni che si combattevano nei sobborghi di Kingston.
La gratificazione maggiore la ottiene nel 1980 quando viene invitato a participare alla celebrazione dell'indipendenza dello Zimbabwe
Nel luglio 1977 gli viene diagnosticato un melanoma maligno a un alluce, egli rifiuta le cure, la sua religione, il rastafarianesimo, vuole che il corpo umano rimanga integro.
Un lavoro molto sentito e intimistico, il suo testamento spirituale che contiene singoli come Redemption Song e Forever Loving Jah.
Ed è proprio in Redemption Song che dice:« Emancipate yourselves from mental slavery, no one but ourselves can free our minds...
Il cancro si diffonde però rapidamente in tutto il corpo, muore quattro anni dopo, a Miami, dopo un volo d'urgenza nel tentativo di tornare in Giamaica, per morire nella sua terra.
Bob Marley è considerato dal suo popolo una guida spirituale e ogni 6 febbraio in Giamaica vi è una festa nazionale in suo onore.
Bruce Frederick Joseph Springsteen nasce nel 1949.
The Boss inizia a suonare a 16 anni in un gruppo chiamato Castiles (un nome tratto dalla marca di uno shampoo), con due chitarre e un basso, ottiene un discreto successo in alcuni club e locali del New Jersey.
Nel 1967 i Castiles provano il grande salto a New York dove erano stati ingaggiati per tenere 29 concerti al Greenwich Village nel Cafe Wha.
Il locale in quegli anni era un centro culturale molto vivace, al centro delle nuove tendenze della musica e della letteratura, lo stesso locale dove aveva già esordito Jimi Hendrix.
La band non ha il successo sperato e si scioglie nello stesso anno.
La gavetta è lunga, la band cambia nome in Steel Mill e poi in Dr.Zoom and the Sonic Boom fino al nome definitivo di Bruce Springsteen and The E. Street Band, con il quale arriva al successo internazionale.
E’ il rappresentante della musica popolare statunitense, grazie a lui si sono tramandate canzoni e personaggi che altrimenti si sarebbero persi nell'oblio di plastica della musica anni Ottanta.
I testi dei primi lavori parlano generalmente di una gioventù statunitense illusa, e sin dai primi anni la stampa definì Springsteen Work Class Hero, l'eroe della classe operaia.
Il tema del fallimento del sogno americano è comunque molto ricorrente nelle sue opere: i suoi personaggi sono spesso dei perdenti, gente comune dell'immensa periferia statunitense che lotta per sopravvivere.
Gli anni 80 sono la conferma del successo mondiale di Springsteen grazie a Born in USA.
Gli anni 90 sono invece un periodo di crisi, il periodo musicale più sterile e senza grandi successi.
Alla fine degli anni '90 riparte con un tour mondiale insieme alla ritrovata E. Street Band, chiamato Reunion Tour, un ritorno acclamato sia dalla critica che dal pubblico, la sua vera rinascita musicale che lo vede al centro di un nuovo successo mondiale.
Un anno dopo gli attentati al World Trade Center di New York pubblica The Rising, un lavoro molto bello che parla di orgoglio nazionale ferito, senza però scadere in scontati patriottismi.
Un album dove il tema della religione è toccato in maniera globale, con riferimenti al cristianesimo, ma anche al buddismo e all'islamismo.
Nel 2006 esce We Shall Overcam The Seeger Session, un album di cover di brani della tradizione americana scritti o interpretati da Pete Seeger.