A due mesi dalla scomparsa del grande regista napoletano Francesco Rosi l'ex Asilo Filangieri ne ricorda l'impegno sociale ed il suo cinema, "grande esercizio di verità personale e collettivo" presentando una rassegna dei suoi film più belli.
Napoletano del 1922 Rosi comincia nel cinema al fianco di Visconti e Gassman e nel 1958 riesce a realizzare il suo primo film, tipica pellicola neorealista degli anni '50 che però ha già qualcosa dell'inchiesta politica e sociologica dei suoi successivi film. I suoi capolavori arrivano a partire dagli anni '60 con i film-inchiesta, grande invenzione di Rosi che consistono nell'offrire la ricostruzione di un fatto di realtà sotto forma di spettacolo cinematografico di finzione. Film che hanno fatto scuola come Le mani sulla città, del 1963 sulla speculazione edilizia a Napoli negli anni '60 o Il caso Mattei, del 1972 che tratta dei legami tra mafia e stato.
All'asilo Filangieri 4 di questi capolavori in una rassegna molto interessante che presenta il grande cinema visto come mezzo di confronto e di crescita collettiva.
- giovedì 19 marzo h 21 - I magliari - di Francesco Rosi Italia, Francia 1959 (121 min, b/n). introducono Marcello Anselmo e Marcello Sannino - Nella Germania del miracolo economico i magliari dell'Italia del Sud hanno successo nel commercio di stoffe e di tappeti di contrabbando. Un nuovo arrivato cerca di scalzare il vecchio boss senza riuscirci.
- giovedì 26 marzo h 21 - Il caso Mattei - di Francesco Rosi Italia 1972 (110 min, colore) introducono Francesco Saponaro e Alberto Castellano - Nominato nell'immediato dopoguerra capo dell'Agip, l'ente petrolifero creato dal fascismo, con il compito di liquidarla, il marchigiano Enrico Mattei decide invece di tenerla in vita. Nel tempo Mattei crea un centro di potere, al servizio dello stato e degli italiani, che gli darà il modo di impostare su nuove basi i rapporti con i Paesi produttori di petrolio. La sua politica, sorretta da giuste intuizioni, e condotta con straordinaria energia e spirito imprenditoriale, provocherà la rabbiosa reazione degli interessi da lui colpiti
- giovedì 2 aprile h 21 - Salvatore Giuliano - di Francesco Rosi Italia 1962 (118 min, b/n) introduce Maurizio Braucci - Il film Salvatore Giuliano indaga i legami tra la polizia, la giustizia e la mafia, raccontando un personaggio attraverso l'intuizione geniale di mostrarlo il meno possibile. Per la scena dell'assassinio dei comunisti organizzato dai politici del movimento separatista siciliano, la messa in scena di Rosi fu così vicina a quanto realmente accaduto che gli abitanti del paese, che avevano vissuto l'evento e che ora lo recitavano, si complimentarono con lui.
- giovedì 9 aprile h 21 - Uomini contro - di Francesco Rosi Italia, Jugoslavia 1970 (101 min, colore) introduce Leonardo Di Costanzo - Un film sulla Grande Guerra, ma anche un grande film sulla guerra che lascia spazio, oltre alle ricostruzioni storiche, anche ad una visione personale della storia e dei rapporti umani. Uomini contro condanna in modo diretto e aperto la guerra, mostrando chiaramente che il nemico non è il soldato avversario, di solito ugualmente povero e venuto da uno dei tanti villaggi sparsi nelle grandi nazioni europee -il nemico è il principio gerarchico di potere, superiore ed inumano, che agisce sulle vite
Ogni proiezione sarà accompagnata da brevi estratti dal documentario Diario napoletano (1992), concepito e realizzato da Rosi come un'auto-retrospettiva sulla sua carriera e su uno dei suoi film indimenticabili, Le mani sulla città, uscito una trentina d'anni prima (1963).
All'Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell'arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all'asilo.