Era una formula già vista l'anno scorso, ma ciò nonostante, sempre emozionante.
Certo, vedere che tuo figlio è in seconda, non più il piccoletto più piccoletto degli altri, ma due dita più alto, già toglie un po' di emozione. E' così...
Poi è stato il turno delle rosse terze. La classe di A., un bimbo con una grande disabilità che non gli permette di parlare, ma che ha cantato coi compagni, grazie al suo alfabeto scritto e alzava dei cartelloni sulle parole della musica. E allora, proprio allora, mi sono emozionata tantissimo. Quella emozione lì, quella vera, quando il cuore batte fortissimo. E mentre guardavo A. felice cantare mi dicevo che questo è il plus della scuola pubblica, la sua forza, la sua magia mi viene da dire. Ma spesso, purtroppo, i grandi non capiscono...
(Anche quest'anno Sulutumana hanno accompagnato i bambini nel progetto. So che tra di voi ci sono grandi estimatori del genere, vero Melablu?)