La risposta di Bersani a Grillo, infatti, mette il dito nella piaga: riuscirà il nostro comico a produrre una politica costruttiva e utile?
Sta iniziando la terza Repubblica, anche se non si sa esattamente come e, possiamo dirlo, molti lati del grillismo sono derive democratiche: a cominciare dall'idea che il Web sia un luogo di democrazia diretta o di elezione meritocratica (pensate a tutta la gente che si cura malissimo seguendo il web...). Il problema, semmai, è che la formazione di una cultura politica nel nostro paese è assente perché alcuni partiti hanno reclutato i favoriti del capo, altri invece che formazione indottrinano. In tutto questo Grillo è diverso, ma non è meglio.
I dubbi, pertanto, rimangono: chi ha votato Grillo ha cavalcato un'onda anti-sistema che il comico proponeva, e quando crolla tutto, il santone dell'io-ve-l'avevo-detto fa sempre più effetto. Il M5s ha la grande occasione: crearsi sul campo un progetto politico (che ancora non ha) e prendere decisioni importanti: schierarsi da qualche parte, propendere per certe soluzioni invece che altre. Ce la faranno?
Grillo latra beceri insulti. Per una volta ha ragione Bersani: amministri e faccia vedere quello che vale. La campagna elettorale è finita: per ricostruire c'è bisogno della pace - sempre che Grillo voglia ricostruire...