I GUARDIANI DELLE ANIME, di M.P. Black
Edizioni Domino, 269 pagine, € 16,00
Giudizio: 3,5/5
Dopo la trilogia di Lisa Verdi, M.P. Black ci regala un urban fantasy pieno di azione e di colpi di scena che tengono col fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Brandon e Vania, ragazzini adolescenti del Maine, sono in realtà due Spiriti Antichi, cioè la reincarnazione di due amanti del passato; nientemeno che la regina Cleopatra e il suo secondo bel fusto, Marco Antonio.
Aiutati dai Guardiani delle Anime, una sorta di organizzazione segreta che si occupa di proteggere i Reincarnati, i due ragazzi dovranno spezzare un'antica maledizione per proteggere il loro amore millenario.
La prima cosa che devo dire è che c'è un nettissimo miglioramento dell'autrice rispetto ai suoi precedenti romanzi, come del resto è naturale. Per questo sono curiosa di leggere anche il suo nuovo libro, che uscirà tra poco, perché sono sicura che sarà ancora meglio.
Venendo a "I Guardiani delle Anime", devo dire che l'ho trovato un po' in bilico. A tratti è scritto molto bene e non si riesce a smettere di leggerlo. In alcune parti però emerge una certa tendenza alla "fumettizzazione"; sopratutto si nota nei personaggi, che per la maggior parte del tempo tengono comportamenti al di sopra delle righe. Urlano, si piazzano le mani nei capelli, si abbracciano e si baciano ogni volta che s'incontrano, provano emozioni intensissime ecc...
Si può dire che siano un po' tipizzati e distaccati dalla realtà.
Questo è un difetto che c'era anche nella trilogia di Lisa Verdi, in cui tutti sembravano dei matti furiosi. In questo romanzo paiono un po' più sani, ma solo un pochettino.
In effetti, là dove l'autrice va più a fondo nell'esplorazione psicologica dei personaggi il livello della narrazione fa un bel balzo in avanti. Ho trovato alcune scene davvero ben fatte, come quella ambientata a Salem (questo lo dico a beneficio di M.P. Black, perché è ovvio che questo riferimento non dice nulla a chi non ha letto il libro, mentre lei può capire di che cosa parlo).
Però devo dire che ci sono anche alcune situazioni più leggere che ho trovato molto interessanti, come la regina Cleopatra che parla al cellulare; secondo me è una trovata geniale, mi è piaciuta davvero molto.
Forse si poteva andare molto più a fondo di alcuni personaggi e alcune situazioni.
Comunque ha una trama originalissima e piena di fantasia, qualità di cui M.P. Black non difetta di certo, e induce a porsi domande su come andrà avanti, il che significa che è coinvolgente.
In sostanza, l'ho trovato un romanzo con un potenziale enorme, che però è rimasto in parte a ribollire sotto la superficie.