I libri del buonumore/5
Da Silviapare
La montagna blu (Roman Rusi, traduzione dall'ebraico di Elena Loewenthal) di Meir Shalev. Segnalato da Marina Morpurgo e Giusi Meister. Come si legge su Wuz: In questo romanzo, che molti giudicano il migliore tra quelli scritti finora da Shalev, sono rappresentate tre generazioni di ebrei. Quella dei pionieri, giovani ebrei russi che giungono in Terra d'Israele all'inizio del Novecento e cercano con molte utopie di instaurare una comunità di uguali. Una seconda generazione già più concreta ma ancora fertile di leggende e di sogni. Infine quella del protagonista Baruch, che trasforma il podere degli avi in un cimitero di lusso riservato ai morti ricchi. Il Nonno però, la prima generazione appunto, non cesserà mai di rappresentare un riferimento, né Baruch permetterà mai che dalla sua anima sia cancellata la capacità di sognare e di favoleggiare.
The Evolution Man (tradotto in italiano da Carlo Brera con il titolo Il più grande uomo scimmia del Pleistocene) di Roy Lewis. «Pubblicato per la prima volta nel 1960, e poi ripreso più volte sotto vari titoli, questo libro si è fatto strada silenziosamente fra i classici della fantascienza a ritroso. Ma in realtà è un libro inclassificabile: una riflessione romanzesca, acutissima e leggera, su tutta la storia dell’umanità, contrassegnata in ogni dettaglio da quella limpidezza e da quell’ironia che appartengono alla migliore tradizione letteraria e scientifica inglese».
La zia Julia e lo scribacchino (La tía Julia y el escribidor, traduzione dallo spagnolo di Angelo Morino) di Mario Vargas Llosa.Segnalato da Daniele Petruccioli. "Vi si narra la vicenda o meglio la carriera, di Pedro Camacho, fecondissimo produttore boliviano d'intrecci (lo chiamano anche Balzac creolo) che, chiuso in una mefitica stanzetta, sforna trame melodrammatiche e truculente per un programma di feuilleton di Radio Lima. Tutti attendono con impazienza le puntate della sua fantasia, ma improvvisamente le differenti trame di appendice prendono a confondersi tra loro. Camacho è impazzito e sarà degradato a galoppino d'una rivista di sicuro fallimento. D'altro lato, ecco invece la storia di Mario, giovane aspirante scrittore attratto da questa curiosa macchina dell'immaginario che ci racconta una sua complicata storia: s'innamora di una zia vedova e più matura che finirà per sposare".
Delitti esemplari (Crimenes ejemplares, traduzione dallo spagnolo di Lucrezia Panunzio Cipriani) di Max Aub.Segnalato da Giovanna Zunica. "I delitti esemplari sono quelli che quotidianamente, in intenzione, si commettono e che Aub, trasportando la realtà nella surrealtà, dà per consumati: con lampeggiante fantasia, con davvero esemplare rapidità e leggerezza. Le antipatie, le insofferenze, gli insopportabili incontri della giornata di ognuno sfogati e liberati in delitti senza castigo."
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Hundraåringen som klev ut genom fönstret och fönstret och försvann, traduzione dallo svedese di Margherita Podestà Heir) di Jonas Jonasson. Segnalato da Unarosaverde. Allan Karlsson compie cento anni e per l'occasione la casa di riposo intende festeggiare la ricorrenza in pompa magna. Allan, però, decide di darsela a gambe. Con le pantofole ai piedi scavalca la finestra e si dirige verso la stazione degli autobus. Nell'attesa del primo pullman in partenza, Allan si imbatte in un ceffo strano, che gli chiede di vigilare su una misteriosa valigia... Un centenario capace di incarnare i sogni di ognuno, pronto a tutto per non lasciarsi scappare questo improvviso e pericoloso dono del destino.
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