Visto il mio recente ritorno dalla Terra dei Disconnessi Viventi (per saperne di più leggete lo scorso numero de Le Fantamagiche Avventure di Giobblin!* ) trovo decisamente adatto riaprire le danze con una recensione rimasta a lungo nel limbo.
Sto parlando di Internet Apocalypse, versione italiana di Notes from the Internet Apocalypse di Wayne Gladstone, pubblicata da Multiplayer.it Edizioni lo scorso novembre.
Nel farlo tiro anche un pò l'acqua al mio mulino, che nel mio piccolo ho contribuito a portare questo romanzo in Spaghettilandia puntandoci contro il dito e dandoci una ripulita prima di liberarlo nelle librerie. (Cercando col lanternino troverete il mio nome all'interno, da qualche parte. Yay!)
Gladstone, sagace umorista newyorkese, è uno degli autori di punta di Cracked.com che, come David Wong prima di lui (ricordate il mitico John Dies at the End?) ha creato un romanzo a puntate sul Web per poi pubblicarlo con una casa editrice.
Internet Apocalypse, come suggerisce il titolo, racconta di una "fine del mondo" un pò particolare: niente zombie, alieni o catastrofi naturali... qualcosa di molto, molto peggio.
Un bel giorno, Internet sparisce.
Tutto qua.
La società torna quasi immediatamente indietro di vent'anni, dato che smartphone, social network, e modem wi-fi diventano inutili o inaccessibili.
E' un crollo in slow-motion, con il fastidio che lascia il posto all'apprensione, poi allo sgomento, poi al terrore...
Ma Internet Apocalypse non è un thriller apocalittico: è una commedia satirica, e quindi le cose prendono quasi subito una piega tragicomica, con Redditors che creano cabale segrete di discussione, ritrovi al bar per single fatti solo di selfie, duckface e pokes, videoamatori che costringono gatti a fare cose buffe per ore davanti alla fotocamera, club segreti di 4chan, il trionfale ritorno della pornografia live e veri e propri zombie in astinenza da Web.
E intanto le voci su una cospirazione globale volano di bocca in bocca... chi ha rubato Internet? Il governo? I terroristi? Le corporation?E pare che da qualche parte, a New York, si trovi un segnale Wi-Fi ancora funzionante...
E' in questa Grande Mela stralunata che si muove Gladstone, alter ego dell'omonimo autore, deciso a ritrovare Internet armato solo di una fiaschetta di whiskey, della fedora di suo nonno e di un taccuino.
Ad accompagnarlo in questa odissea troviamo Tobey, un immaturo blogger ventinovenne ossessionato da Demi Moore, e Oz, una sexy webcam girl australiana.
Sarà un viaggio irto di pericoli, alcool e battutacce, in una New York sempre più strampalata e onirica.
Internet Apocalypse è un romanzo che diverte con le sue trovate e citazioni, ma fa anche riflettere con gusto sulla nostra dipendenza dal WWW e sul valore che diamo alle nostre relazioni dentro e fuori dallo schermo.
Il Gladstone del romanzo (che NON è una versione autobiografica dell'autore) è un personaggio ironico, ma allo stesso tempo pesantemente danneggiato dalla vita- cosa che diventa sempre più chiara col procedere della storia, fino ai capitoli finali in cui... non dico niente, ma potrei tirare in ballo Un Certo Film con Leonardo di Caprio o Un Certo Film con Brad Pitt.
Titanic e Mr & Mrs Smith, esatto.
Si tratta di un romanzo molto particolare, che potrebbe non piacere a tutti (specie a chi si aspetta il sopraccitato thriller apocalittico) ma che ha molto da dire e ben si presta a riletture multiple.Unico difetto? Poteva essere più lungo, almeno per quanto mi riguarda, con più spazio per certi personaggi e situazioni che implorano di salire alla ribalta.Per fortuna il seguito, Agents of the Internet Apocalypse, è in arrivo e promette più spazio per tutti, nuove battute sul pene e un impianto narrativo molto più tradizionale piuttosto che episodico.
Se seguite il mio blog e condividete i miei gusti, comprate questo romanzo.Non ci guadagno niente, sia ben chiaro, ma si tratta di qualcosa di molto particolare nel panorama italico e in quanto tale andrebbe aiutato a fiorire- specie se volete leggere il sequel, come il sottoscritto.Quindi, se vi garba, acquistatelo... e se vi piace, lasciate qualche recensione su Goodreads o Amazon.Fa specie chiedere queste cose per un romanzo la cui versione originale sfoggia 109 recensioni e una media di 4,5 stelline su Amazon.com, ma... beh, sapete dove viviamo.
Per concludere vi rimando a questo articolo su Multiplayer.it Edizioni, contenente la mia intervista all'autore Wayne Gladstone, e vi lascio con questo capolavoro della musica italiana, che ritengo adeguato alla situazione.Alla prossima!
*In tutte le fumetterie ed edicole di Sbrefara di Perlugaro, mio paese d'adozione!