I libri della scrittrice italiana Silvia Tesio

Creato il 08 settembre 2014 da Chaneltp @CryCalva
Buongiorno carissimi lettori, in questo momento sarò in viaggio ma ho già programmato il post affinché poteste leggerlo questa mattina. Sto andando in tanti posti, ma soprattutto a Pavia per i test universitari >_< chissà come andrà! Ma comunque non vi faccio perdere altro tempo. Oggi vi voglio presentare le due pubblicazioni di un'autrice italiana: Silvia Tesio, che ho conosciuto su Facebook, i suoi libri mi sembrano molto interessanti e quindi volevo parlarvene.

Inizio con il libro più vecchio, pubblicato nel 2009 dalla Sonzogno.

TE LO DICO IN UN ORECCHIO
AUTORE: Silvia Tesio EDITORE: Sonzogno PAGINE: 302 PREZZO: 18,00
Ariel ha sedici anni. Suo padre è appena morto in un incidente d'auto, la matrigna - Sara - è in coma e la madre naturale sembra scomparsa nel nulla. La ragazzina si ritrova così a fare l'ennesimo trasloco, per andare a vivere con i genitori di Sara. Ariel odia la matrigna, che prima è stata l'amante che ha allontanato suo padre da sua madre; odia i genitori di lei; ma ama Greta, la sorellastra di quattro anni, e vuole starle vicino. A scuola le cose sono sempre andate bene, ma il dramma che vive l'ha sconvolta, e così Ariel cerca rifugio nell'amore di un ragazzo troppo diverso da lei. Ma è tutto il mondo di Ariel ad andare in pezzi dopo una serie di rivelazioni. Che cosa è successo veramente la sera dell'incidente? Cosa aveva intenzione di fare suo padre? Dov'è finita la mamma? Comincia una sorta di lotta estrema tra il desiderio di ricomporre le tessere del suo passato e il bisogno di guardare al futuro, tra l'impulso di diventare una donna e la necessità di restare bambina ancora un poco.


Il secondo libro invece è stato pubblicato nel 2012 dalla Mondadori, Questo mi incuriosisce di più rispetto al primo e sono davvero tentata ad acquistarlo.
PIACERE, IO SONO GAUSS
AUTORE: Silvia Tesio EDITORE: Mondadori PAGINE: 210 PREZZO: 17,00

Gauss ha dieci anni e dice sempre la verità. Tanto da cacciarsi nei pasticci almeno quanto chi non la dice proprio mai, come la sua famiglia. Una famiglia bizzarra e anticonvenzionale dove l'unica stranezza non è certo quella di aver chiamato un bambino con il cognome di un famoso matematico. Ora però Gauss ha un problema: proprio in quella casa apparentemente così aperta e anticonformista nessuno vuole parlargli di suo padre, che lui non ha mai conosciuto. La mamma evita accuratamente la faccenda e nonna Olimpia, quando si tocca l'argomento, spegne l'apparecchio acustico e si chiude in un mutismo ostinato. A peggiorare le cose, poi, ci si mette pure la sorellastra Leonora che da qualche tempo si è ammalata di adolescenza, diventando più che mai insopportabile. Gauss, tuttavia, non si rassegna: vuole che gli venga finalmente svelato il nome del suo misterioso e inafferrabile papà. Quando la famiglia si trasferisce a Casale Monferrato e Leonora si ficca in una situazione decisamente complicata, tutto precipita. In una girandola di situazioni tragicomiche, Gauss infila sul naso del lettore occhiali con lenti magiche e lo conduce attraverso pagine che si svelano come un giallo, ma che soprattutto raccontano l'universo incantato e saggio dei bambini e quello disincantato ma irrimediabilmente fragile degli adulti con grazia, intensità e irresistibile ironia.

Che ne pensate di questi due libri? Quale vi ispira di più?

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