Le belle testimonianze di questo mondo singolare e straordinario sono numerose. A quanto pare, la passione per i libri minuscoli è ancora viva e vegeta e non accenna ad essere archiviata nella storia dell’artigianato. Ne sapeva qualcosa Louis Bondy, scomparso di recente e ritenuto un’istituzione nel campo, al quale, un giorno, un “libro” di questi era volato via, per sbaglio, con un soffio.
Ma c’è anche Neale Albert, un ex avvocato di settantacinque anni, che li colleziona da ben vent’anni. Del resto, come maneggiare un Piccolo principe grande quanto la sfera di una penna, o il volumetto, di 7x8 millimetri, stampato nel 1898, che contiene una lettera scritta da Galileo Galilei nel 1615 e indirizzata a Maria Cristina di Lorena?
Per non parlare di quello che è considerato il più piccolo libro realizzato con fotocomposizione, un testo per bambini pubblicato, nel 1985, dalla casa editrice scozzese Glennifer Press, che consiste di ventidue pagine ognuna grande un millimetro per uno.
Chi di noi non vorrebbe possedere un esemplare del genere? Se poi esiste pure una Divina Commedia, presentata all’Esposizione Universale di Parigi del 1878, formato 33x45 millimetri, per cinquecento pagine, allora c’è davvero tutto ciò che serve.
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