E' alto circa venticinque centimetri, spesso cinque e largo quindici. E, per aumentare un po' il peso se già così non fosse abbastanza, è rilegato e cartonato.Lo stesso libro, due giorni fa, mi ha fatto optare per una borsa più grossa (che non c'entrava assolutamente niente con i colori degli abiti che avevo addosso... non che sia importante, per carità, ma un po' mi irrita andare in giro spaiata) perché quella che avevo in previsione di utilizzare quel giorno non riusciva a contenerlo: avrei dovuto posare l'agenda, il portafogli e le chiavi di casa.E non oso immaginare cosa succederà quando cercherò di posizionarlo su una delle mie mensole (già tutte abbastanza cariche e pericolanti)!
Ovviamente non ce l'ho solo con il libro della Rizzoli che sto leggendo in questo momento. La mia avversione per i libri in formato cartonato ha origini storiche, anche se non so bene a quando farle risalire, che si sono man mano consolidate e radicate in me. I libri rilegati pesano. Sono scomodi da portarsi in giro. Scomodi da tirare fuori dalla borsa quando si è in ambienti angusti e affollati. Scomodi da leggere nel letto, in spiaggia o in tutte quelle situazioni in cui non possiamo appoggiarci da nessuna parte.Occupano spazio sui comodini, sulle mensole (ogni libro rilegato occupa il posto di almeno due libri in brossura). Hanno quella sovracoperta che scivola sempre e si sgualcisce sempre sui bordi (dovrei toglierla, lo so, ma mi piace vedere la copertina di quello che sto leggendo). E soprattutto fanno molto più male se ti cadono su un piede o, come a me ieri sera, sul naso.L'apice della mia irritazione nei confronti dei rilegati viene raggiunto quando, aprendoli, ci si accorge che sono scritti con carattere 18, interlinea 2 e 4 cm di margine per lato. Lì, mi arrabbio davvero.
©Min
Sono sempre stata fan delle copertine morbide, sia nei tascabili sia nelle nuove uscite. Le trovo più pratiche, più maneggevoli e adattabili a ogni contesto di lettura. Sono più semplici da trasportare (e per chi sposta libri a pile credo sia un grandissimo vantaggio). Stanno in quasi tutte le borse, senza che ti sloghino le spalle a portarli in giro. Trovo che stiano anche meglio nelle librerie, sono più discreti, meno appariscenti (a meno che, ovviamente, non si comprino sempre e solo esclusivamente libri cartonati proprio perché invece si vuole che si notino nelle librerie, così che tutti sappiano cosa hai comprato... una volta conoscevo una persona che acquistava solo quelli e che mi guardava quasi schifata al mio scegliere sempre la morbida) e, per chi legge sempre, ovunque e anche quando non dovrebbe, sono più facili da nascondere sotto la scrivania o dietro a qualche rivista/brochure/catalogo aziendale.Non so, trovo che siano proprio più semplici da leggere. Almeno io mi sono resa conto di aprirli più volentieri, di lasciarmi conquistare di più dalla trama, forse perché non devo pensare ai rischi esterni che corro leggendoli.Se andate in libreria ora vi accorgerete che alcune case editrici hanno preso il vizio di pubblicare in formato cartonato anche i libri economici. Dimensioni un pochino più piccole delle novità, questo sì, ma stessi identici difetti. Perché lo fate? Che vi hanno fatto di male i tanto cari, leggeri e adorabili tascabili con la copertina morbida?Ok, non so bene dove volessi andare a parare con questo post, forse semplicemente condividere con voi e, soprattutto, lamentarmi del mio dolore al naso.
Voi quale formato preferite? Rilegato da 25kg o copertina morbida, altrettanto elegante ma molto più leggera?