I like that shit.

Creato il 27 ottobre 2015 da Sopravvivereinindia @svivereinindia

Avevo promesso a me stessa che sarei diventata una perfetta yogi, una di quelle che segue le regole soprattutto la regola che ti impone di estraniarti dal mondo. Rispettare questa regola è bello ma difficile, soprattutto in un mondo in cui la gente deve sempre farti sapere il proprio punto di vista, con maggiore foga se il loro punto di vista non è richiesto.

Stranamente non parlo degli indiani, loro sono qui, pacifici, sempre uguali, vivono di lassismo e bugie, amore e odio verso gli occidentali, sporcizia e amore verso la terra, violenza e rispetto per le mucche. Sono prevedibili e questo è fantastico perché sai che qui al peggio non c’è mai fine, ti abitui e ti adagi in questa meravigliosa democrazia che a giorni sembra un girone dell’inferno.

Dicevo, non mi preoccupano gli indiani bensì gli italiani. Non mi interesso della questione dei vaccini perché non mi tocca da vicino, non ho figli e mia sorella non ha figli, quindi posso dire con tranquillità che se un’epidemia sterminasse tutti i nascituri per me non sarebbe un gran problema. Inoltre sono convinta che la morte sia parte integrante della vita, la sovrappopolazione è un problema serio e come tutti i problemi seri si risolverà da sé.

Mi preoccupa invece che molte persone sembrano rincoglionite, per rincoglionite intendo quella forma di rincoglionitaggine che una volta attecchiva solo nei vecchi. Avete presente quando un anziano continua a ripetere le cose perché si dimentica di averle già dette, e voi gli dite sempre di sì perché ai vecchi e ai matti si risponde così? Ecco, io è da un po’ di mesi che alla gente rispondo sempre sì, ma adesso mi sono stufata.

Tre mesi fa iniziai la terribile dieta, ci fu una falsa partenza in cui mangiavo di nascosto di tutto e mia mamma scoprendomi urlava “lei mangia”, poi arrivai in India e la cosa si fece seria. Aiutata dal fatto che qui si mangia buona merda, merda, merdaccia, frutta e verdura, iniziai sta benedetta dieta seriamente.

Il primo mese è stato un inferno resistere agli alcolici, il secondo mese mi sono accorta che stavo veramente bene e il terzo mese ho eliminato del tutto la carne. Adesso, che la dieta è finita, non mangio più carne, non bevo, non fumo e faccio attività fisica. Io sto bene, ma sono consapevole del fatto che se il mio corpo stesse bene mangiando carne e bevendo come facevo una volta, ricomincerei a farlo. In poche parole eliminare quasi tutto fa bene a me, non a tutti. Bene, spiegare questa cosa alle masse sta diventando più difficile che spiegare ai bambini che la cicogna non esiste, sono il pene più vagina i veri protagonisti della meravigliosa cosa chiamata vita (cosa di cui voi godrete per poco perché fra pochissimi anni un’epidemia vi ucciderà tutti, si salveranno solo i vostri genitori perché sono stati vaccinati). La mia vita si sta rivelando un inferno per colpa di due tipi di persone, gli increduli e gli ammiratori.

Gli increduli non si capacitano del fatto che io possa vivere senza bere, fumare e mangiare carne. Mi ripetono che la mia è una vita triste e nonostante io dica che lo so, la mia vita è triste, a 12 anni speravo di diventare una famosa concorrente del grande fratello, a 18 speravo di vivere in camper e girare i rave vendendo merende e birre, invece vivo in India. Nonostante la consapevolezza della mia vita triste, eliminando carne, alcolici e sigarette sto meglio perché il mio fegato era veramente spappolato. Ecco, l’abbondanza di dettagli, detta anche al peggio estraneo, non lo fa desistere dal ripetere in loop il pippone: “la vita è una, io me la godo al meglio blablabla”. Il fatto che prima stessi male non gli interessa, per loro io dovrei soffrire ma mangiare e fumare, solo per non far sembrare il loro stile di vita una merda. La cosa curiosa è che il loro stile di vita non mi interessa, infatti questo tipo di persone inizia sempre a farmi domande sulla dieta senza che io proferisca parola, loro mi osservano, iniziano a chiedere e traggono da soli la conclusione che io sono una specie di veggi-nazi-indianizzata di merda. Io non amo gli animali, io odio voi.

Gli ammiratori sono anche peggio degli increduli, esattamente come la specie sovraesposta si sentono in diritto di commentare il mio stile di vita senza che nessuno glielo chieda, esattamente come gli increduli captano la mia dieta senza che io gliela esponga. Vengono a sapere della dieta da mio marito che non la approva e iniziano a complimentarsi soprattutto per la scelta di non mangiare carne. A poco serve la spiegazione che non mangio carne, primo perché qua in India ti puoi tranquillamente mangiare un bell’insaccato di immondizia e secondo perché aveva iniziato a farmi mal di stomaco (probabilmente per colpa dell’immondizia). Loro, iniziano col pippone ambientalista, pro bestie, rottura di cazzo, ignorando il fatto che io sono cresciuta con mia nonna che stendeva i polli morti in cortile e per passatempo la aiutavo a sbudellare le bestie morte.

Ecco, in questo marasma di persone che anche oltreoceano mi frantumano le ovaie, ci mancava Veronesi che espone l’ovvio. Sì perché come il tipo che ha inventato le rotelle sotto alle valigie, le scoperte più semplici sono sempre le più amate da tutti. Nel caso di Veronesi avete suscitato in me sentimenti che andavo dallo stupore, all’orrore. Perché se elogiate le sue parole, quando ha semplicemente detto che se vi riempite il corpo di merda poi non potete pretendere di sudare diamanti, allora avete un problema. Il professore, certo, elogia la dieta vegetariana ma in sostanza dice che una giusta alimentazione a base di verdure, frutta e poca carne rossa fa bene. Eliminare gli insaccati e la carne lavorata fa bene. In pratica vi ha detto quello che la mamma vi diceva da piccoli. E va bene che se ve lo dice la mamma non è vero ma se ve lo dice qualcun altro è vero per forza, ma questo comportamento dopo i 10 anni andrebbe debellato. Invece no, io ho amici su facebook che vanno oltre gli -anta e pubblicano l’articolo con tanto di titolone “sveglia”. Ci sono quelli che gridano al complotto della carne, chi grida al complotto degli scienziati e, per non fare un torto alla categoria degli increduli, ho letto anche un commento in cui si grida alla congiura delle verdure. Eh sì, maledetta kasta dell’insalata, il genio diceva che la scoperta in realtà era il frutto di un complotto per boicottare la carne e fare un favore alle industrie di frutta e verdura. Ecco, adesso io mi chiedo se con l’imbecillità non ci siamo spinti un po’ troppo oltre, a me sembra di sì. A me sembra che le persone dovrebbero per un secondo provare ad espellere la merda che mangiano perché a trattenerla va nel cervello e le idee di merda stanno saturando il pianeta.