Quando fu votata la legge 194, la DC pretese (ed ottenne) che fosse inserita la possibilità della obiezione di coscienza, non solo per il personale in quel momento in servizio presso le strutture pubbliche, ma anche per i futuri assunti.
Il risultato è che ci sono regioni in cui i medici obiettori sono tantissimi, e fare una IVG può essere una impresa. Oppure, come è capitato a Cerignola, che l'unico medico a non aver sollevato obiezione di coscienza chieda 100 euro per ogni IVG da effettuare presso le strutture pubbliche (quindi per fare qualcosa per cui è già pagato dallo stato), dividendole con l'anestesista (ed incassando, ovviamente in nero, dai 20.000 ai 25.000 euro l'anno) speculando sul timore delle donne di andare fuori tempo massimo!