I lit blog più importanti del mondo: The Literary Saloon

Creato il 20 luglio 2010 da Sulromanzo
Di Morgan Palmas
Michael Orthofer è il caporedattore di Complete Review e del suo Literary Saloon, uno dei luoghi virtuali letterari più stimati del mondo.
Quando è nato The Literary Saloon e chi è stato il fondatore?
The Complete Review è stato creato nel 1999 come un sito di recensioni, ma dopo qualche tempo è diventato chiaro che oltre le recensioni desideravo un forum per discutere e citare notizie riguardanti il mondo dei libri su fondamenta più solide, così nell’agosto del 2002 ho aggiunto il blog The Literary Saloon al sito.
Quanti sono i redattori oggi, se si escludono i contributi occasionali?
Attualmente sono il responsabile per tutti i contenuti, trovo che sia troppo complesso provare a integrare il progetto con altri interventi.
Da che cosa è scaturita l’idea del blog?
Volevo essere in grado di commentare ogni giorno le notizie letterarie, e permettere ai lettori di divenire consapevoli di altre notizie sulla letteratura. Ed è stata un’opportunità unica per me di tenere traccia di quanto stava accadendo, per esempio quali libri stavano per essere pubblicati o chi vinceva i premi letterari, ecc.
Quali sono gli obiettivi?
Non vi sono particolari obiettivi, se non fornire notizie letterarie internazionali che mi sembrino interessanti.
Crede che i blog letterari siano semplice condivisione culturale oppure possano anche avere altre funzioni?
Mi piace il fatto che vi siano numerosi lit blog e con caratteristiche diverse: alcuni che linkano notizie letterarie, altri che si occupano di recensioni o che si presentano come diari di lettura, altri ancora che discutono questioni teoriche di grande respiro. Tutti perseguono scopi utili.
E pensa più a isole lontane fra loro o a contenitori che si integrano e si scrutano con piacere, stimolandosi a vicenda?
Penso che esistano tantissime occasioni di scambio fra i lit blog, e penso che la maggior parte dei blogger seguano un discreto numero di attività dei colleghi, e spesso rispondono a loro o ne traggono ispirazione in un modo o in un altro. Non saprei se ciò stimoli i blogger a fare meglio, ma sono certo che li porti a pensare ad altre questioni, rendendoli consapevoli di nuovi libri o autori. Sono sicuro che questo è vero nel mio caso.
Gli addetti ai lavori (case editrici, scrittori, agenti letterari, critici, ecc) si sono riversati in massa nei mondi virtuali, incluse le piazze dei social network, uno fra tutti Facebook, qual è la sua opinione in merito? La letteratura ha beneficiato di questa democratizzazione dei contenuti e delle comunicazioni?
Assolutamente sì, anche se il più importante cambiamento non riguarda la capacità di utilizzare i mondi virtuali da parte degli addetti ai lavori, quanto invece il ruolo dei lettori. Sono questi ultimi voci fondamentali, difficili da trovare prima, o almeno se si considera tale punto di vista. Facilitare la ricerca di informazioni su libri o autori (e ciò che la gente pensa a riguardo) ha rappresentato un giro di boa impressionante, al pari del fatto che i lettori non hanno più la necessità di dipendere da quanto le case editrici, i giornali o le riviste di critica letteraria presentano, ma possono ora imparare da quanto altri lettori pensano su un determinato argomento.
Quali sono i blog letterari che segue con più interesse?
Troppi per contarli o citarli. È splendido quanti ve ne siano là fuori, e quanti donino preziose informazioni riguardo specifici temi, come un libro o uno scrittore. Fornisco un link dove potere trovare una lista di blog che considero con regolarità, alla ricerca di notizie letterarie: http://www.complete-review.com/links/bloglink.htm

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