I love BDMS, di Ayzad. Finalmente un po’ di buon senso

Creato il 26 giugno 2015 da Annare

A mio avviso dovrebbero consigliare i libri di Ayzad come strumenti indispensabili per rimanere con i piedi saldamente ancorati a terra, la definirei letteratura sana a tutto tondo. Si, lo so, che parlando di BDSM a qualcuno potrà sembrare una sparata stramba, ma, fidatevi, i libri di Ayzad sono molto più reali, istruttivi e concreti di, sparo un titolo a caso, 50 sfumature.

E se la lettura di 50 sfumature vi ha incuriositi, e sognate fruste, sculacciate e bende, prima di darvi al BDSM casalingo e creativo vi suggerisco di leggere almeno I love BDSM. Guida per principianti ai giochi erotici di bondage, dominazione e sottomissione. Se cercate qualcosa di scandaloso non è questo il caso, perché qui si demoliscono falsi miti e si sottolineano alcune semplici regole, normale buon senso che a volte l’ansia di prestazione abbandona nel dimenticatoio.

Ayzad, con una scrittura semplice, senza enfasi inutile, e, soprattutto, molto realistica, demolisce alcune delle più comuni convinzioni e cerca di dare utili consigli a chiunque desidera anche solo saperne di più di questo mondo, che così chiuso non è, il BDSM.

Non è un caso che i problemi più seri con l’eros estremo derivino proprio da questo. Per imparare a fare bondage o praticare un fisting ci sono infinite guide online, manuali e perfino seminari dedicati: qualche ora di studio, e chiunque può diventare un esperto. Come gestire correttamente un rapporto di dominazione e sottomissione invece non lo spiega mai nessuno.

Ricapitolando, se cercate lattice, fruste, tacchi improponibili, e luoghi dove tutto è concesso… cambiate sogno. La realtà è ben diversa e chi pratica il BDSM in tutte le sue sfumature, deve sempre rispettare il partner. Quindi, vietato fare stalking e nessun contratto. Se il partner dice basta, ci si ferma, ecc. Buon senso? Si, ma a quanto pare spesso si dimenticano le basi del rapporto di coppia.

In tutta sincerità alcuni consigli e regole ritrovate in I love BDSM le proporrei anche nei corsi prematrimoniali:

Se un dominatore viene infatti visto come una figura discutibile ma anche invidiabile, un sottomesso manda in tilt i canoni di giudizio della società contemporanea. Anziché cogliere l’aspetto romantico e sensuale del ruolo, si tende a etichettarlo come debole, vile, abietto. Ma non solo: il pregiudizio generale – perfino fra tanti praticanti di bdsm – è che chi ama questo genere di cose si sottometta a tutti, anziché donarsi solo al partner.
La realtà è tuttavia ben diversa da come la si immagini. Anzi, per molti versi è proprio l’opposto. Per esempio: in un rapporto bdsm sano la motivazione del sottomesso non è affatto lo spirito di sacrificio, la devozione, la coercizione né la personalità magnetica di chi domina. Molto più concretamente, a guidare le sue azioni c’è soprattutto l’egoismo.

Quindi, dimenticate Grey, lasciate lo psicopatico che c’è in lui a chi ha altrettanti problemi, e se desiderate sperimentare, con buon senso, non dimenticate di chiedere prima al partner…

Senza dare qualcosa in cambio non si ottiene niente – L’errore più grave dei disperati citati qui sopra non è proporre fantasie estreme, ma illudersi che qualcuno possa volerle soddisfare senza motivo. Anche il più convinto dei masochisti desidera infatti ottenere qualcosa da questi giochi: seduzione, senso di appartenenza, stimolo intellettuale. Impegnarsi per alimentare l’eccitazione altrui è indispensabile, esattamente come nel sesso tradizionale.

I love BDSM – Ayzad – 80144edizioni – Euro 14,00


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