Sono un po’ una “geek” tutti i possibili aggeggini elettronici li compro. Qualcuno è inutile, altri sono trendy, altri non ne posso fare più a meno.
Viaggiando per anni per lavoro come una trottola ero anche agevolata, riuscivo sempre a comprarli appena uscivano, i duty-free erano il mio terreno di caccia preferito.
Uno di questi, di cui veramente non riesco più a farne a meno ed è praticamente sempre con me, è il mio amatissimo Kindle.
Avida lettrice di tutto, appena ho un momento libero leggo, la mia passione preferita. Saggi, storia, ma anche libri meno impegnati. Poi quando viaggio, ho la mia categoria “libri da aeroporto”, spionaggio e mistery e poi i “libri da spiaggia” gialli e romance, ammetto le mie colpe.
Il bello di Kindle è la scelta smisurata a prezzi irrisori se non gratuiti. Ammetto che avendo ancora la residenza negli USA Kindle praticamente regala agli utenti americani una miriade di libri a costo zero, dai classici ai titoli moderni.
Una collega, giustamente mi fece notare una cosa non da poco, nessuno sa quello che leggi in Kindle. Niente più copertine, ed infatti stranamente se si vedono i titoli dei libri più scaricati ci sono ai primi posti sempre i classici intramontabili della letteratura ma soprattutto i romanzetti rosa e libri di azione, intere collane che si divorano come caramelle o popcorn.
Tolta la disquisizione sull’abbassamento della qualità dei libri dovuta all’ebook e ereader, li trovo molto comodi e penso che sostituiranno un certo mercato del libro.
Poi penso che chi vuole continuare a comprare bei libri e belle edizioni, continuerà a farlo, e si creeranno mercati di nicchia, come ad esempio la Folio Society, ma per i libri più “leggeri” ritengo che il futuro sia segnato.