I love milano (e non lo sapevo) - parte prima

Da Dext79

Nata e cresciuta a Milano fino all'età di 16 anni, in una bella zona, tranquilla, con tanto verde e stra-servita dai mezzi.
Poi ad un certo punto i miei genitori decisero di trasferirsi fuori, quindi i mezzi ogni 5 minuti vennero sostituiti da 1 treno ogni ora, le chiacchiere fuori da scuola diventarono delle corse disperate verso la stazione per non perdere il treno, e la vista dei palazzi, dei tram e dei negozi sotto casa venne sostituita dalla mucche e dalla campagna.... ve lo dico io: a 16 anni era disperazione vera!


Ora che di anni ne ho più del doppio e che a Milano ci sto da sempre comunque tutto il giorno, (prima le scuole poi il lavoro), vi posso dire che a Milano non vivrei più.
Lo stra-maledetto treno che passava ogni ora adesso passa ogni 30 minuti, l'aria e' diversa, i ritmi pure e quando guardo fuori dalla finestra c'e un bel prato verde e non la famiglia del palazzo di fronte seduta a tavola che si ingozza guardando il TG, ma soprattutto la mia Milano e' sempre li: a 10 minuti di treno.
Perché tutto 'sto preambolo?
Perché io Milano l'ho sempre data per scontata, la conoscevo, sapevo dove stavano i posti, i negozi, i locali, i ristoranti e i monumenti, ma li avevo mai davvero visti con gli occhi di un turista? 

Io che son sempre pronta ad andare  a visitare posti, a volare per 1/9/13/16 ore, l'ho mai considerata Milano con gli occhi di un tedesco, di un americano o di un giapponese che si fanno 1/9/13/16 ore di volo per venire fin qua??
E così da un paio d'anni a questa parte, mi è venuta la fissa della turista: appena posso vado a vedere una mostra, a visitare palazzi, ad infilarmi dentro chiese davanti alle quali son sempre passata senza quasi notarle, e a guardare la città con occhi diversi, e sapete qual è stata la sorpresa più grande? Che Milano mi piace, tanto.
La Milano del Cenacolo Vinciano, dell'aperitivo in terrazza con vista sul Duomo, la Milano delle caldarroste in autunno e del parco Sempione d'estate, la Milano delle chiese nascoste e delle vie dello shopping, la Milano da bere e soprattutto la Milano da mangiare.
Ed e' così, con la macchina fotografica al collo e la guida della città in mano, (perché a volte sono anche un po' vintage), che ho scoperto tante cose e tanti posti, e con una serie di appuntamenti (più o meno regolari) sul blog, ve la voglio raccontare, ma non come una guida, attenzione: quelle le trovate in libreria e su internet; quella che vi voglio raccontare e' la MIA Milano, come se dovessi consigliare i miei posti preferiti ad un amico che viene da lontano e vuole andare sul sicuro.
Quindi prendete carta, penna e prendete nota, prometto che la lista verrà periodicamente aggiornata e arricchita!
Una piccola premessa: io non amo mangiare al ristorante, non me ne frega niente delle stelle e che a Milano cucinano alcuni tra gli chef più famosi al mondo, quindi se state cercando la novelle cuisine e i ristoranti da guida Michelin avete sbagliato posto. Qui non si scherza: si mangia.
LA PIZZA
Spontini, non ci sono dubbi.
Se volete la tovaglia non c'è, se volete il caffè non c'è, se volete il dolce non c'è, se volete il prosciutto sulla pizza... non c'è!
Ma per me è il Re indiscusso della più vera e golosa pizza al trancio di Milano, provare per credere.
IL PESCE
Il Baia Sardinia ovviamente: minuscolo, incasinato e i proprietari son fuorissimi, ma qui si mangiano a prezzi più che onesti i migliori spaghetti con gli scampi e bottarga della città, alla faccia di tanti altri ristoranti più fighetti e costosi!
IL GIAPPONESE
Per me esiste solo la Rosy di Yokohama, lei per me batte il più famoso e modaiolo Bento e i suoi Rainbow Special sono una droga di cui non posso più fare a meno. 

Lei possiede tutti i miei buoni pasto e buona parte dello stipendio, e ciò mi rende felice.
L'APERITIVO DALL'ALTO
Non si può venire a Milano e non salire almeno una volta al 7imo piano della Rinascente  per bere un flûte di Champagne Rose' con vista sulle guglie del Duomo. Un Must.
IL GELATO
Grom, Grom e ancora Grom. Il gusto caramello salato dovrebbe essere dichiarato illegale da quanto è buono.
IL BRUNCH
California Bakery: che scegliate un club sandwich con patate fritte, un bagel con salmone e formaggio o una gigantesca fetta di brownie al cioccolato non rimarrete mai delusi, e l'atmosfera della location di Piazza Sant'Eustorgio farà il resto.
IL PRANZO DI LAVORO
Ovviamente a base di risotto alla milanese dal Marchesino, il buon Gualtiero la sa lunga credetemi, e le 3 stelle non gliele hanno certo date perché si comportava bene a scuola.
LA CENA ROMANTICA
Una sola parola: Ratanà.
Piccolo, raccolto, in una location unica e a due passi dalla zona modaiola di Garibaldi, pochi i piatti in menù ma tutti eccellenti e della tradizione milanese. Se volete fare colpo, qui non sbagliate.
GASTRONOMIA "DI LUSSO"
Se un giorno sentiste l'irrefrenabile desiderio di scialacquare allegramente mezzo stipendio facendo la spesa della Milano "bene", il vostro giro potrebbe essere questo questo: cominciamo con il pane (e magari una fetta di dolce) da DELICATESSEN, poi pensiamo alla frutta e alla carne passando da FARAVELLI (dove avrete la tentazione di azzannare il filetto direttamente in macelleria da quanto è buono!), il pesce non potete che prenderlo alla PESCHERIA DA CLAUDIO, e per finire pasta, salumi e formaggi ovviamente da PECK.
Alla fine di questa operazione sarete più poveri, ma felici.
Vi è piaciuto gironzolare con me per Milano?
Alla prossima puntata allora, preparate le scarpe comode perché ci sarà da camminare!

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :