I love writing #4 - Lo scrittore brontolone

Da Anima Di Carta
Per la quarta puntata di questa serie che vede protagoniste le tipologie più estreme di scrittori, ho pensato ai Grinch della situazione, quelli che odiano tutto e tutti.
1) Odia il termine scrittore.
2) Odia gli autopubblicati, afferma che il selfpublishing porterà alla rovina l’editoria.
3) È un grammanazi. Ogni volta che qualcuno scrive "qual è" con l'apostrofo si strappa un capello per il nervoso.
4) Odia i social network. Sputa sul pavimento ogni volta che qualcuno nomina Facebook.
5) Odia l'editoria a pagamento. Ha uno schedario sul computer con tutte le EAP italiane, ogni tanto tira fuori una scheda e la usa per giocare a freccette.
6) Odia le stucchevolezze, i romance, le Mary Sue. Bleah.
7) Odia il termine POV e chi lo usa.
8) Gli ebook gli fanno schifo.
9) Sostiene che i concorsi sono tutti truccati.
10) Sostiene che solo i raccomandati sfondano nel mondo dei libri.
11) La sua frase preferita è: “Nell'editoria italiana è tutto un magna magna”.
12) Seconda frase preferita: “Le agenzie letterarie sono peggio del demonio”.
13) Ha una rubrica nel suo blog in cui recensisce i romanzi più brutti.
14) Colleziona screenshot in cui ha catturato errori e refusi sugli ebook.
15) Sta progettando uno speciale software che scovi infodump, cliché ed errori grammaticali.
Ehi, guarda che per gli errori hanno già inventato il correttore ortografico. Ah, e ti pareva.
C'è un brontolone dentro ognuno di noi.

Che c'è di meglio che qualche nobile frase d'insulti per guarire una ferita, nel corpo e nell'anima? Fonte



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