I lunedì senza caffè

Creato il 11 novembre 2013 da Camphora @StarbooksIt

Sapevo che prima o poi sarebbe successo.

Ho dimenticato di ordinare il caffè.

Come fa un bar a stare senza caffè?

Il fatto è che ho un sacco di cose a cui pensare, girano tutte intorno ai libri e agli avventori, nemmeno a dirlo.

Per dire, c’è questa cosa che sto facendo, insieme a quelli del PescePiratA, speriamo che la Capa non si risenta. Vero che non mi paga, quindi non è che si possa lamentare troppo.

Comunque ho cominciato a dare una mano a quelli del PescePiratA. Hanno messo su un comitato di lettura (e pare che non sia ancora completo, cercano altri lettori). Funziona così: tu aspirante esordiente hai scritto un romanzo, e non sei di quelli convinti di aver scritto un grande capolavoro, ma vuoi un parere. Magari anche di più.

Allora mandi il tuo romanzo a loro.

E loro lo mandano in lettura a un gruppo di persone (in cui sono inclusa pure io) per fare una sorta di scrematura. Naturalmente sono anonimi, non si sa chi li ha scritti, non si sa nemmeno il titolo. Così se il romanzo è del tuo vicino di casa puoi pensare ‘ammazza che zozzeria’ senza preoccuparti troppo. E non è male.

Siccome i romanzi non sono tutti uguali, e neppure i lettori, tu lettore decidi se il genere che l’autore ha affibbiato al romanzo ti aggrada, e poi ti fai mandare le prime venti pagine in lettura. Quando finisci scrivi una scheda di valutazione, e dici pure se ti interessa continuare a leggerlo e se ci vedi del potenziale.

È una roba che facevo, una volta. Ho fatto il giurato (o la giurata, ché magari mi si arrabbiano le femministe) per un concorso. Mica facile. L’ho fatto pure con i concorsi cinematografici, ma lì almeno hai un elemento che non può essere tralasciato: se la storia non mostra, c’è poco da fare. Invece con la narrativa è tutta un’altra faccenda.

Insomma, a meno che tu non ti trovi davanti un analfabeta che non solo non riesce a scrivere senza errori ortografici ma è incapace di inanellare frasi di senso compiuto, se ti arrivano 20 pagine scritte in modo scorrevole, dove intravedi che succede qualcosa, pure se hai dei dubbi come fai a stabilire che c’è il potenziale per una buona storia oppure non vale la pena andare avanti?

Sarò pure stata fortunata, ma finora non mi sono capitate storie che boccerei senza se e senza ma. E insomma, è una roba complicata.

Ecco, magari poi c’è una cosa irritante, tipo quanti generi riesce a inventarsi la gente per definire il suo romanzo.

Io per dire faccio fatica a capire cos’è questo new adult, e me lo ritrovo tra i piedi ogni due per tre. Presentatemi il suo inventore, perché lo siedo al tavolino in fondo e gli spiego due o tre cosette, magari davanti a un caffè.

‘nnaggia, non l’ho ancora riordinato.

Beh, insomma, per oggi mi sa che vi dovete accontentare, oppure portatevi dietro il thermos. Io posso offrirvi la correzione.

Buona settimana.

About Giuliana Dea

Sono un'ex sceneggiatrice ed ex aspirante pubblicatrice. Ora mi limito a scrivere per me, a tempo indeterminato (l'unica cosa indeterminata nella mia vita, perché per il mio lavoro vero ci ho rinunciato da un pezzo). Ho un romanzo mai pubblicato nel cassetto. Se mi cercate, potete provare all'Ufficio Reclami (il mio blog).


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