da qualche tempo volevo parlarvi dei luoghi che più di tutti sono nel mio cuore.a darmi l'idea definitiva è stata Monica del blog "Books Land" (andatelo a vedere perché merita!!).ecco a voi signori i rifugi della vostra (spero cara!) Fenice:
1) Brooklyn
la casa di R.
2) Romagna
la famigliacredo che ovunque la nostra vita ed il nostro destino ci vorrà portare, l'importante è tenere ben a mente le nostre radici. le mie sono qui, in Romagna tra i ciliegi ed i colori accesi dei campi coltivati. qua c'è la mia famiglia, i miei amici, tutte le mie sicurezze e tutto ciò che, purtroppo, percepisco come limite.la romagna è un'oasi felice nel bel mezzo del mondo. ed io, signori, appartengo a quest'ultimo.
3) Londrail sogno dell'infanzia
andai a Parigi da piccoletta con i miei genitori ed alcuni loro amici.la prima cosa che pensai, a dispetto dell'età fu:questa città è troppo romantica per essere visitata con la propria famiglia.la prossima volta verrò con il mio fidanzato.ok, sto ancora aspettando di andare ma lo farò!
5) Milanol'energia della metropoli
ogni volta che capito a Milano (grazie all'Inter abbastanza spesso) il ricordo di ciò che provavo a Manhattan si fa strada: energia.è come se il fatto di essere abitata da così tante anime, da così tanti esseri attivi la renda un'agglomerato di forza viva e pulsante, una forza che, credo ormai abbiate capito, la mia anima richiede.
6) Pragala libertà del primo viaggio
la prima volta che ho avuto i mezzi e la possibilità di andarmene via dall'Italia per qualche giorno senza la supervisione ed il patrocinio economico dei miei, è stata durante l'estate del primo anno di università, e la destinazione è stata proprio lei, Praga.inutile dirvelo: magica, ispiratrice e contenitore di ricordi a dir poco splendidi.un viaggio che, come ogni prima volta, porterò sempre nel cuore.
7) Tarrytownla tranquillità delle foglie cadute
non c'è nulla di più bello dei colori dell'autunno. Tarrytown, la città che ospitava il mio campus americano era proprio questo, l'autunno. Pensate che c'erano veri e propri pellegrinaggi verso le tenute Rockefeller per visitare i boschi che ho avuto la sfacciata fortuna di vedere ogni singolo giorno per tre mesi, boschi che sembravano quasi dipinti nel paesaggio.
8) Manhattandove è rimasto il mio cuore
ho capito di stare bene quando ormai la data della mia partenza si avvicinava nuovamente.ero proprio davanti al Flatiron Building, avevo appena sostenuto un esame davvero stressante (il TOEFL, qualcuno lo ha fatto?), e, dopo aver bevuto un calice di vino bianco trentino ed un buon caffè espresso italiano, mi ero seduta a fumare una sigaretta.Alcuni turisti si sono avvicinati chiedendomi informazioni: ho risposto con tranquillità, senza nessuno sforzo e senza nemmeno rendermene conto.allora li ho capito: ero ormai parte del paesaggio, ormai ero a casa.perché li non c'era "la figlia di", "l'amica di", "la ragazza di", "la nipote/dipendente/studentessa"..no, li c'era solamente Elena.c'ero io, Manhattan e la sua forza.e mi sono sentita veramente straripante energia.una sola parola: casa.buona giornata e buona fortuna a tutti!