Ma intanto... Il viaggio continua!Dopo la prima tappa italiana ad Anagni, si prosegue rotolando verso Sud, come direbbero i Negrita. E quindi arriviamo in Puglia, e facciamo tappa presso uno dei luoghi più imponenti e misteriosi del nostro paese: Castel del Monte.Un castello che forse non fu un castello, un luogo collegato forse ai Templari, forse all'Alchimia e alle scienze occulte, e comunque sicuramente legato all'interessantissima e immensa figura dello stupor mundi, l'imperatore Federico II Hohenstaufen.
Di cose da dire ce ne sono parecchie, forse anche troppe, quindi acceleriamo il passo e arriviamo in cima alla collina su cui sorge la maestosa fortezza...
Neanche il sole cocente di Agosto ci ferma, a noi...
Foto di AVB.
(6) il misterioso Castel del Monte (Italia, Puglia)
Tra le colline delle Murge, a dominare sul paesaggio circostante, sorge l'imponente fortezza di Castel del Monte, costruito intorno al 1240 per volontà dell'imperatore Federico II di Svevia.
Ora bisogna dire che, a dispetto del suo nome, Castel del Monte del castello non ha proprio nulla: manca un fossato; mancano fortificazioni difensive; le feritoie sono troppo strette per permetterne un utilizzo canonico; e le scale a chiocciola delle torri sono costruite in senso antiorario, il che costringerebbe gli occupanti a difendersi contro eventuali assalitori impugnando l'arma con la sinistra. Infine, la posizione su cui è costruita la fortezza è sì una collina, tuttavia non si tratta affatto di una posizione "strategica". Dunque, la funzione militare di questa imponente costruzione è da escludersi.
Eliminata la prima ipotesi, qualcuno ha supposto che si trattasse di una residenza di caccia, ma anche questa supposizione è poco credibile, data la totale assenza di stalle e magazzini, strutture fondamentali in una costruzione adibita a tale scopo.
Infine, è stata scartata anche l'ipotesi della residenza vera e propria, visto che le sale del castello sono quasi completamente spoglie. Inoltre mancano stanze che siano veri e propri "appartamenti", e la struttura del castello rende impossibile la separazione delle stanze femminili da quelle maschili, altra particolarità che rende inverosimile anche quest'ultima ipotesi.
Ma allora... A che accidenti serviva Castel del Monte?
Il mistero si infittisce...
Foto di AVB.
Forse la funzione reale di questa fortezza va ricercata innanzitutto nella figura di Federico II. L'Imperatore fu uomo di grande cultura, amante dell'architettura, della filosofia, della matematica e della letteratura. Fu anche uomo politico di levatura eccezionale, e lo dimostra anche il fatto che, durante la Sesta Crociata, riuscì a portare a termine un complesso negoziato con i Sultani di Egitto e Siria per la ricostruzione del Regno di Gerusalemme, di cui si fece incoronare Re.
Alla corte di Federico II erano raccolti artisti e soprattutto sapienti di ogni genere: cabalisti ebrei, astrologi arabi, mistici persiani, filosofi e matematici. Tra questi spicca senza dubbio la figura di Leonardo Fibonacci (oh no! Il Codice Da Vinci, again!), il matematico che, con il suo Liber Abbaci, portò in Occidente la matematica araba e indiana introducendo l'uso dello 0.
Proprio per questi motivi, forse la soluzione al "mistero" di Castel del Monte è da ricercarsi nella sua geometria perfetta, e nelle numerose "coincidenze" tra la struttura del castello e la religione e l'astrologia. Tuttavia, voglio da subito chiarire che io non conosco la soluzione al "mistero", mi limito a riportare notizie oggettive, spesso risultati di calcoli matematici, e ad indicare tra le tante ipotesi fatte quelle che a me sembrano più plausibili. Che, nel caso voleste subito smettere di leggere lo dico prima, sono le ipotesi che indicano la fortezza come una sorta di Tempio Iniziatico, interpretando le "coincidenze" matematiche come connessioni agli antichi Misteri. Mi sembrava un chiarimento doveroso.
L'interno del castello è spoglio, ma incredibilmente suggestivo.
Foto di AVB.
Cominciamo dalla prima cosa che salta all'occhio: la pianta di Castel del Monte è un ottagono, ai cui otto vertici sorgono otto torri ottagonali, tutte uguali. L'8 è l'infinito rovesciato, e l'ottagono è la forma intermedia tra il quadrato e il cerchio, il primo che simboleggia la Terra, il secondo il Cielo: l'ottagono simboleggia dunque il passaggio dall'una all'altra. Inoltre, la forma ottagonale riprende probabilmente quella della Cupola della Roccia di Gerusalemme.
A questo punto, iniziamo il nostro percorso all'interno del Castello.
Il portale d'ingresso.
Foto di AVB.
Il portale è naturalmente la prima cosa che incontriamo, e per lo meno tre cose sono degne di nota: innanzitutto il timpano a triangolo che sovrasta il portone e che non solo richiama un antico simbolo massonico, ma è anche costruito secondo il rapporto aureo (anche detto divina proportio). E' evidentemente una cosa che non si nota con uno sguardo, ma tenetela bene a mente, perchè ritornerà spesso. La seconda cosa da notare sono i due leoni che fiancheggiano il portale, e che hanno entrambi lo sguardo rivolto verso il punto dove sorge il sole nei due solstizi. Infine, una terza cosa degna di nota, ma di cui ci si accorge solo quando si esce, è che le scalinate sono disposte quasi a tenaglia cosicché chi esce non dia mai le spalle al portone. Un po' come la tradizione di uscire dalla chiesa lungo i corridoi laterali, perchè non si voltano mai le spalle all'altare. Curioso, no?
Nella piccola planimetria qui sopra, potete vedere un'altra delle curiosità di Castel del Monte: il percorso obbligato. Praticamente, una volta entrati, per accedere ad alcuni spazi del castello si doveva per forza passare prima in altri: questo è un altro dei motivi che ha spinto gli storici ad escludere l'uso militare della fortezza: una cosa del genere sarebbe stata scomodissima in caso di organizzazione di una difesa.
Tra l'altro, se, mentre si esplora il magnifico castello ci si volta indietro ogni volta che si entra in una sala, si può notare ancora una curiosità: i portali d'accesso alle sale sono ricchi e decorati da un lato (quello dell'entrata) e spogli e disadorni dall'altro lato. Una volta presa come punto di partenza l'ipotesi che Castel del Monte potesse essere una sorta di "tempio", diversi studiosi hanno riconosciuto in questa "dualità" delle porte il simbolo dell'ingresso nella ricca vita spirituale mentre ci si lasciano alle spalle le povertà della materia.
A questo punto l'interno del castello è una vera e propria miniera di simboli: partiamo dalla stanza che, come chiave di volta, presenta la maschera del Bafometto (Baphomet), simbolo Templare, invito alla meditazione; proseguiamo con le porte delle torri, che possono essere aperte solo dal lato della torre, e non da quello di chi vi entra. Visto in termini simbolici: chi entra in questi luoghi deve essere accettato. Le volte di queste torri sono inoltre decorate con busti di Telamoni, figure maschili scolpite in diverse posizioni dai numerosi caratteri simbolici. Nelle sale del castello vi sono cinque camini, e ciò non avrebbe nulla di curioso, se non fosse che i cinque camini sono costruiti in corrispondenza di cinque cisterne d'acqua, che si trovano su cinque delle torri e che non hanno alcuna funzione pratica. In questa disposizione degli elementi è stato letto un richiamo alla frase del Vangelo di Luca: "Oggi io vi battezzo con l'acqua, ma verrà chi vi battezzerà col fuoco".
Volta di una torre con Telamoni.
Foto di AVB.
Questi sono alcuni degli innumerevoli simboli contenuti tra le mura di Castel del Monte. E sono solo quelli ancora lì. Perchè poi ci sarebbe da spiegare la probabile presenza di una vasca ottagonale, o da indagare a fondo i simboli contenuti nel mosaico che riproduce il Sigillo di Salomone, quasi del tutto scomparso, o il bassorilievo raffigurante i cavalieri che porgono omaggio a Sophia, la personificazione della Conoscenza, questo ora del tutto distrutto.
Potrei fermarmi qui, ma se siete arrivati fin qui a leggere, e ancora vi interessa, posso spingermi oltre: ciò che infatti è maggiormente pieno di simbolismi, in Castel del Monte, non è l'interno, quanto piuttosto l'architettura. Mi spiego meglio.
Ho già accennato alla totale assenza di quei classici elementi che rendono tale un castello (o una residenza di caccia): magazzini, cucine, forni ecc. Ho anche già accennato alla particolare forma ottagonale, e al significato simbolico che custodisce.
Quello di cui ancora non ho parlato è il particolare rapporto che la costruzione ha con l'astrologia, o meglio con i movimenti del Sole: due giorni l'anno, ad esempio (e più precisamente l'8 Aprile e l'8 Ottobre), un raggio di sole penetra da una finestra nella parete a sud-est e, attraversando un'altra finestra, rivolta verso il cortile, va a colpire precisamente la porzione di muro dove, secondo gli studiosi, si trovava il bassorilievo dell'omaggio a Sophia di cui sopra. Inoltre il castello è stato eretto in un punto tale (e con una precisione tale delle proporzioni) che, nei giorni dei solstizi e degli equinozi, in certi orari, le ombre proiettate dalle mura raggiungano lunghezze particolari, per esempio esattamente pari alla lunghezza del cortile interno, o delle stanze. La luce e l'ombra, dunque, hanno rivestito un ruolo fondamentale nella progettazione e costruzione di Castel del Monte.
Foto di AVB.
A tutto questo va aggiunto il costante ripetersi, nelle sale, nel cortile e in tutti gli altri elementi architettonici, del rapporto aureo. Tuttavia, qui si comincia ad entrare in questioni di geometria serie, e io sono una vera capra. Quindi mi affido a quella che ho ritenuto essere la spiegazione più esaustiva e "semplice" tra quelle che ho trovato (in rete e in cartaceo), cioè quella di questo sito. La trascrivo qui di seguito, con tanto di immagini esplicative (che io, analfabeta geometrico, ho trovato molto utili).
Osserviamo innanzi tutto come nasce il Castello da questa elaborazione geometrica che, peraltro, coesiste con le cadenze astronomiche confermandoci che gli antichi costruttori conoscevano segreti che consentivano loro, nell'edificazione di monumenti di particolare significato, di armonizzare le leggi della matematica e della geometria con quelle naturali dell'astronomia e della geografia.
Tracciamo quattro rettangoli in rapporto aureo, cioè che abbiano il lato maggiore e quello minore nel rapporto di l,618 (come dire che se dividiamo il lato più lungo per 1,618 otteniamo quello più corto) e disponiamoli in croce in modo da ottenere una croce greca ed una croce di S. Andrea sovrapposte tra loro. Ma immaginiamo di essere noi i costruttori del Castello, i Magistri del Medio Evo, e di trovarci sul cantiere dei lavori dove ora sorge Castel del Monte e di disporre di una Tavola di Tracciamento.
Disegniamo quindi sulla Tavola i quattro rettangoli.
Noteremo subito che al centro si disegna un ottagono ed un secondo ottagono si traccia alla periferia. Questi due ottagoni saranno le pareti delle sale del Castello. Ma non basta perché i triangoli isosceli con le loro altezze determineranno lo spessore dei muri esterni del castello e con la lunghezza dei cateti quella che deve essere la lunghezza del lato di ogni torre misurata alla base, gli zoccoli inclusi. Le torri dovranno necessariamente essere ottagonali perché l'impone l'angolo di 135° che si apre tra le coppie dei triangoli.
Non è finita perché se dal centro della composizione conduciamo delle rette che passino per i punti in cui le coppie dei triangoli si congiungono, otteniamo il disegno trapezoidale delle sale.
Appare chiaro che abbiamo fatto della geometria e che questa elaborazione possiamo realizzarla più grande o più piccola a seconda che più grandi o più piccoli siano i rettangoli in rapporto aureo che usiamo all'origine.
Ma per ottenere Castel del Monte proprio nelle dimensioni in cui lo vediamo ora abbiamo dovuto tracciare dei rettangoli con un lato di 22 metri e l'altro di 35,60 metri.
Nel 1200 il sistema metrico decimale non esisteva e quindi quei 22 metri del lato minore del rettangolo, che rappresenta la sezione aurea del lato maggiore e quindi l'essenza della divina proporzione tanto onorata dagli antichi, altro non possono essere che 40 cubiti sacri di cm 55 ciascuno (22:0,55 = 40), ossia la misura usata da Re Salomone per edificare il Tempio di Gerusalemme.
Tutto chiaro, no? E naturalmente non serve, per dei lettori attenti come voi, che io ricordi che il nome completo dell'Ordine dei Templari era Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone.
Per quanto riguarda il numero dei cubiti, cioè 40, anch'esso non è esente dal simbolismo: quaranta giorni di digiuno di Elia, quaranta giorni di digiuno di Gesù nel deserto, quaranta giorni di preparazione di Mosè sul SInai per ricevere le Tavole della Legge, persino quaranta giorni di digiuno di Pitagora prima della sua morte. Insomma, un ennesimo richiamo alla purificazione.
Come già detto all'inizio di questo articolo (che mi sono accorto essere diventato veramente lunghissimo), il mio scopo non è di convincere nessuno di nulla. Qualche tempo fa ho incontrato una guida (studiosa di Storia dell'Arte) che voleva a tutti i costi convincermi che nelle opere di Piranesi non c'è nessun simbolismo di natura esoterica. Questo dimostra che ognuno può avere le sue idee, anche indipendentemente dalla quantità di cultura personale.
Spero quindi di avervi semplicemente convinti a fare un salto a Castel del Monte, che rimane uno dei luoghi più interessanti e suggestivi che mi è capitato di vedere in Italia.
Ci vediamo là!
Foto di AVB.