Dall’archivio del Bar Frankie, pubblicazione originale del Ottobre 2012.
Lo sport è prevalentemente movimento.A volte frenetico,velocissimo o a volte anche lento, calibrato, ritmico in ogni caso coordinato e sempre alla ricerca della migliore esecuzione possibile,meglio se perfetta. Ed è l’esecuzione perfetta di un movimento ,che suscita in chi osserva ,quella sorta di godimento paragonabile alla vista di un paesaggio meraviglioso.Un dribbling,una schiacciata,un ace ,un sorpasso questi gesti sono una combinazione di talento e coordinazione che racchiude in se l’essenza stessa dello sport. Ma se il movimento è l’essenza dello sport ,i luoghi che la ospitano possono essere considerati dei perfetti contenitori? Dallo stadio della capitale al campetto di periferia,dalla piscina olimpionica alla palestra comunale ,dall’autodromo alla pista di kart.Ogni volta che capita di essere in quei luoghi , di visitarli , di utilizzarli mi piace pensare quante di quelle esecuzioni perfette o meno sono state eseguite e quante hanno contribuito a creare palpiti,esplosioni di gioia o di rabbia, sollievi e delusioni. Una fase concitata vissuta sul campo e sugli spalti , il carico di adrenalina e concentrazione massima di un atleta che in trance agonistica , sembra quasi trascendere dal proprio corpo per compiere l’impresa che lo renderà immortale. Voglio credere che i luoghi dello sport sono intrisi di questa…. chiamatela energia, tracce,particelle. Provate a pensare quando vi capita di frequentare un campetto,una palestra, una piscina un atmosfera veramente particolare si assapora; suoni ,odori, oggetti più o meno vissuti tutto richiama a quei movimenti tanto cercati,tanto voluti e tanto acclamati e che in una frazione di secondo possono renderti mito.Potrebbero interessarti anche :