I mammut potrebbero presto tornare a vivere

Creato il 17 gennaio 2011 da Zonwu

Ho già parlato in un altro post del "business dei mammut": resti di mammut congelati per migliaia di anni sotto il ghiaccio della tundra siberiana stanno emergendo a seguito dello scioglimento del permafrost, e zanne e ossa stanno inondando i musei, o finendo nelle mani di collezionisti privati e semplici turisti, desiderosi di ottenere un campione degli antichi pachidermi che popolavano la Terra.
La diffusione dei resti dei mammut, tuttavia, potrebbe avere un altro effetto: riportare in vita questi antichi animali tramite l'ingegneria genetica. Un team di ricercatori della Kyoto University, guidati dal professore Akira Iritani, vuole estrarre il DNA di questi proboscidati estinti e clonarli.
E' da parecchio tempo che si ipotizza la possibilità di riportare alla vita animali estinti. Ma se, fino ad ora, l'eventualità che un evento del genere divenisse realtà era remota (se non considerata del tutto impossibile), grazie alla nuova tecnica elaborata da Iritani potremmo assistere alla nascita di un mammut, a qualche decina di migliaia di anni dall'estinzione della specie.
"I preparativi per realizzare questo obiettivo sono già stati fatti" spiega Iritani, che ha già messo a punto una tecnica per estrarre il DNA dalle cellule congelate dei mammut. Il nucleo delle cellule di mammut sarà inserito all'interno di un ovulo di elefante privato del nucleo, per creare un embrione dotato dei geni dell'animale estinto.
L'embrione sarà quindi inserito dell'utero di un elefante, nella speranza che l'animale possa dare alla vita un piccolo mammut.
Lo studio sulla fattibilità della clonazione dei mammut è iniziato nel 1997 alla Graduate School of Biology-Oriented Science and Technology della Kinki University. In tre casi, il team dell'università ottenne campioni di pelle e muscoli dal permafrost siberiano; ma le condizioni pessime dei nuclei cellulari congelati non consentì di procedere oltre, e il progetto fu abbandonato.
Nel 2008, il dottor Teruhiko Wakayama del Riken Center for Developmental Biology di Kobe è riuscito a clonare un topo a partire da cellule tenute sotto ghiaccio per 16 anni. Basandosi su questi risultati, il team di Iritani ha sviluppato un metodo per estrarre il nucleo da un ovulo senza danneggiarlo.
Il progetto prevede la collaborazione di un laboratorio di ricerca russo, di due studiosi di elefanti africani americani, e del gruppo di ricerca giapponese guidato da Iritani. Se tutto dovesse andare come pianificato, in 5-6 anni dovrebbe nascere un piccolo di mammut.
"Se si riesce a creare un embrione clonato, dobbiamo discutere, prima del trapianto nell'utero, come allevare il mammut, e se mostrarlo al pubblico" spiega Iritani. "Dopo la nascita del mammut, esamineremo la sua ecologia e i suoi geni, per capire perchè la specie si sia estinta".
Scientists aim to bring mammoth back to life

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