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I media statali russi verso un restyling: sparisce la storica agenzia RIA Novosti

Creato il 09 dicembre 2013 da Alessandroronga @alexronga

RIA_NovostiIl Cremlino ha annunciato oggi la liquidazione della RIA Novosti, la principale agenzia di stampa russa a controllo statale, a seguito di un ampio programma di riorganizzazione degli asset di Stato nel settore dei media: in base ad un decreto firmato da Vladimir Putin, la storica agenzia (fondata nel 1941) e l’altrettanto storica emittente di Stato Golos Rossij (Voce della Russia, in epoca sovietica nota come “Radio Mosca”) andranno a confluire in una nuova struttura denominata Rossija Segodnja (Russia Oggi), al timone della quale ci sarà Dmitrij Kiselëv, manager televisivo e noto conduttore russo, coinvolto ultimamente in una polemica politica per alcune sue dichiarazioni anti-gay. Rossija Segodnja in inglese è Russia Today, stesso nome dell’emittente statale all-news in lingua inglese (una sorta di Al-Jazeera russa) che trasmette via satellite in tutto il mondo: quest’ultima dovrebbe rimanere una struttura separata, anche se conferme ufficiali non ce ne sono ancora, tanto che il Ceo di RT, Margarita Simonjan, ha dichiarato di aver appreso la notizia dalle agenzie.
La riforma entrerà in vigore nell’arco di tre mesi, e Rossija Segodnja avrà sede nell’edificio dove oggi si trovano le redazioni della RIA Novosti. L’opposizione sospetta che dietro questo decreto ci sia un tentativo di rafforzare il ruolo dello Stato nel campo dell’informazione, anche se il capo dell’Amministrazione presidenziale Sergei Ivanov ha dichiarato che la decisione di creare una nuova holding mediatica statale nasce solo dall’esigenza di razionalizzare le spese e rendere più efficiente il settore.

E’ comunque un dato di fatto che i media russi negli ultimi tempi sono oggetto di grandi manovre a livello politico: ad ottobre l’ex consigliere presidenziale Vladimir Lesin è stato nominato al vertice di Gazprom-Media, struttura controllata della Gazprom ed editore delle principali emittenti radio-televisive private russa NTV ed Ekho Moskvj, a cui lo scorso mese si è aggiunto Profmedia, il gruppo editoriale russo leader nell’entertainment, acquisito dal miliardario-oligarca Vladimir Potanin.


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