(The Expendables 3)
Regia di Patrick Hughes
con Sylvester Stallone (Barney Ross), Jason Statham (Lee Christmas), Antonio Banderas (Galgo), Mel Gibson (Conrad Stonebanks), Wesley Snipes (Doc), Dolph Lundgren (Gunnar), Harrison Ford (Drummer), Arnold Schwarzenegger (Trench), Jet Li (Yin Yang), Kelsey Grammer (Bonaparte), Randy Couture (Toll), Terry Crews (Caesar), Kellan Lutz (Smilee), Ronda Rousey (Luna), Glen Powell (Thorn), Victor Ortiz (Mars), Robert Davi (Vata), Sarai Givaty (Camilla).
PAESE: USA 2014
GENERE: Thriller
DURATA: 126′
La squadra dei mercenari (in lingua originale, “i sacrificabili”) deve catturare un contrabbandiere. Quando scoprono che il bersaglio è un ex appartenente del gruppo, cacciato perché instabile, i soldati sono costretti a fare i conti col proprio passato…
Terzo capitolo della saga ideata, voluta e realizzata da Stallone, qui interprete, produttore, e autore del soggetto (come per il secondo episodio, mentre nel primo era anche regista). Dopo aver azzeccato i primi due, qui l’ex Rambo stecca di brutto. L’errore madornale? Prendersi sul serio. Se gli altri funzionavano perché non erano altro che delle rimpatriate di eroi orgogliosamente fuori moda, in cui l’ironia spesso sconfinava nella parodia e nel gusto del prendersi in giro, qui lo stile diventa serioso e compiaciuto come in un qualsiasi action movie moderno. Battute risapute, banalità a iosa, regia che scimmiotta la grafica dei videogames e un sapore da spot pro repubblicani che manco Chuck Norris. Un film inutile, privo di pepe, molto poco divertente, qua e la – ancor più grave – noioso. Il cast di duri e puri è sempre più ricco (rispetto al precedente si aggiungono Gibson, Banderas, Snipes, Ford, Grammer e una schiera di giovani promesse), ma questa volta a quantità non corrisponde affatto qualità. Un brutto film, che attori a parte non ha nulla a che fare coi precedenti.