Il noto giornalista Paolo Mieli, nel corso delle “Giornate Economiche per il Mezzogiorno“, è intervenuto in difesa del Sud e di una verità storica oscurata dai racconti dei vincitori.
“Il Sud è vittima di una storia negata e con l’occupazione piemontese ha subito massacri e stupri indicibili, citando Pontelandolfo e Casalduni, i nazisti hanno imparato dagli italiani. I briganti non erano comuni delinquenti ma combattenti partigiani contro l’occupazione piemontese. I Meridionali sono vittime di una visione razzista da parte del nord che impedisce di far emergere le loro qualità. Queste storie vanno riportate nei libri di scuola e sino a quando non si faranno i conti con queste verità in Italia non cambierà mai nulla, neanche tra altri 150 anni“.
Non è la prima volta che Mieli difende la storia meridionale: già in passato aveva spiegato, perchè i media si accaniscono contro Napoli e in generale contro il Meridione. La storia del Regno delle Due Sicilie con una Napoli capitale è un fardello troppo grande da dover sopportare per il Nord del Paese.