Questa ricetta, rientra nella più ampia tradizione della cucina trevigiana, dove l’utilizzo delle erbe spontanee di primavera, è consolidato da tempi immemorabili.
Un po’ per rispettare l’usanza di magiare di magro nel periodo quaresimale, un po’ per le note proprietà purificanti di queste erbe, dopo i mesi invernali ricchi di cibi grassi, un po’ perchè spesso non c’era di meglio con cui arricchire le pietanze, nella cucina della Marca si riscontra un largo uso di queste erbe, radici, germogli, fiori come ad esempio il luppolo, il tarassaco o il papavero selvatico ecc.Credo, tuttavia, che questo utilizzo si riscontri un po’ ovunque nella cultura contadina, dove tutto quello che di commestibile la natura offriva era utilizzato a piene mani.
Ingredienti per 6 persone
150 gr di germogli freschi di ortica
80 gr di cipollotto fresco tritato
80 gr di riso carnaroli
80 gr di farro
80 gr di orzo perlato
brodo vegetale q.b.
120 gr di pecorino stagionato tagliato a scaglie
olio extravergine d’oliva
sale e pepe nero macinato fresco
Versate 1 litro d’acqua calda e quando inizierà a sobbollire aggiungete in base ai tempi di cottura i vari cereali in successione, da ultimo sicuramente il riso.
Aggiustate di sale e pepe e se serve aggiungete durante la cottura del brodo vegetale.
Quando i cereali saranno cotti, la zuppa è pronta per essere servita; completate i piatti con delle scaglie di pecorino stagionato.