I miei biscotti di grano saraceno con bacche di Goji e mosto di vino cotto: paure e preoccupazioni della rentrée.

Da Andantecongusto @Andantecongusto
School of Rock - Zach's Song 
Questa è la settimana di rientro scolastico per milioni di ragazzi.
Guarda mia figlia affrontare il suo primo giorno in una nuova scuola, da grandi.
Percepisco la sua emozione, la sua preoccupazione per cose banalissime ma che a lei sembrano epocali.
Non è tanto il "come saranno i miei nuovi professori, le nuove materie", quanto "come faccio a non perdermi dentro quel labirinto di corridoi e scale"? "E se arrivo tardi il primo giorno"?
Mi viene da sorridere.
Per ironia della sorte mia figlia frequenterà la mia stessa scuola, il mio vecchio, fatiscente liceo linguistico.
Con un po' di vergogna, ammetto che per anni, dopo la maturità, ho continuato a sognare quella scuola, immaginando di dovere salire decine di rampe di scale, che nel sogno diventavano di legno via via sempre più scricchiolanti e malandate come quelle di un vecchio avamposto medievale. Con il terrore di volare di sotto, nel vuoto.
Quindi non posso e non devo prendermi gioco di lei.
La capisco e so per certo che le basterà poco per ambientarsi e prendere sicurezza.
In questi giorni precedenti al grande evento mi sono trovata spesso a ripensare a quegli anni e ad invidiarla: io tornerei immediatamente indietro.
Allo studio, ai compiti in classe, alle interrogazioni, ai timori e le paure di un brutto voto.
Alla totale mancanza di responsabilità se non quella di essere una brava studentessa.
Penso a quello che facevamo senza internet, cellulari, tablet, gruppi su "uozzap".
Penso a quello che i ragazzi di oggi con un po' di immaginazione e volontà potrebbero fare.
Vorrei che soltanto un poco del nostro rimpianto di quanto fosse bello e gratificante studiare a quell'età, potesse arrivare ai nostri ragazzi in modo che, come in quel meraviglioso film feticcio della nostra generazione, "cogliessero l'attimo che fugge".
Eravamo giovani con una voglia infinita di divertirci e la scuola, col senno di poi, era parte di questo.
Questa è una ricetta che ho costruito su misura per me, nella ricerca di trovare zuccheri alternativi nella preparazione di dolci e nella necessità di eliminare il glutine per quanto possibile.
Sono biscotti completamente gluten free, senza uova e senza zucchero. Io li ho amati dal primo morso.
Avrei potuto trasformarli anche in vegani ma semplicemente non ho voluto.
Sarebbe bastato sostituire il burro con olio extravergine (ci ho pensato moltissimo su), ma poi ho deciso altrimenti.
La farina di grano saraceno è un concentrato di fibre ed ha, una volta cotta, un sapore deciso e tostato che l'extra vergine avrebbe finito con l'evidenziare.
Mentre io avevo bisogno di una gratificazione, che arrivasse dall'aroma avvolgente del burro sposato ad una texture rustica e friabile.
La dolcezza viene regalata dalla frutta secca.
Le bacche di Goji, fantastici antiossidanti naturali, hanno un sapore acidulo piacevolissimo che viene valorizzato dalla farina stessa.
Il mostro di vino cotto regala un lontano sentore caramellato all'impasto che emerge con il passare del tempo.
Per finire ho inserito qualche gheriglio di noce, per avere un contrasto croccante (e poi perché le adoro nei dolci rustici).
L'esperimento mi è piaciuto così tanto che ho deciso che sono i miei biscotti del cuore. Ma sono anche biscotti perfetti e ricchi di nutrienti per i nostri ragazzi impegnati a studiare.
La prossima volta ometterò anche il lievito così saranno ancora più croccanti.
Ingredienti per c.ca 30 biscotti
150 g di farina di grano saraceno
125 g di burro
50 g di farina di mandorle
50 g di farina di riso
30 g di bacche Goji Nuova Terra
20 g di cranberries
20 g di uvetta sultanina
30 g di gherigli di noci
3 cucchiai di mosto di vino cotto
1 cucchiaio di acqua gelata
la punta di un cucchiaino di lievito ( si può omettere)
la scorza grattugiata di mezzo limone
1 pizzico di sale
Accendete il forno a 180°.
Mettete le bacche, i cranberries e l'uvetta in una ciotola e coprite con acqua bollente. Lasciate ammorbidire per 15/20 minuti.
Scolate e strizzate molto bene la frutta
Miscelate le farine con il sale ed il lievito e mettetele su una spianatoia.
Mescolatevi la frutta secca e le noci.
Formate una fontana al centro e grattugiatevi la scorza di limone, mettetevi il burro non troppo freddo a dadini e cominciate a sabbiare con la punta delle dita, pizzicando insieme il burro con la farina.
Quando il composto avrà assunto un aspetto bricioloso, fate al centro una piccola fontana e versatevi  il mosto di vino cotto e l'acqua gelata e lavorate il tutto velocemente fino a che  non otterrete una palla. Se necessario aggiungete un ulteriore cucchiaio di acqua.
Mettete la palla in frigo e fate riposare almeno 45 minuti.
Stendete l'impasto su una spianatoia allo spessore di 1 cm e tagliate dei biscotti larghi 3 cm ed alti 7 cm e sistemateli distanziati su una placca ricoperta di carta da forno.
Fate cuocere per cc.a 25 minuti, controllando che assumano una colorazione dorata.
Fate raffreddare su una gratella e conservate in una scatola di latta. Migliorano con il passare del tempo e durano bene fino ad una settimana.



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