Non contento di scatenarsi sul blog, lo studente nerd organizza anche una bataglia in rete tra studentesse fiche: un’idea che inspiegabilmente non era mai venuta in mente a nessuno e che crea talmente tanti accessi da mandare in tilt la rete di Harvard. Poi due gemelli idioti hanno l'intuizione di aprire un social network e lo studente, utilizzando il metodo Zucchero, prende in “prestito” l’idea e crea un sito su cui magari siete online ora. Quello studente nerd si chiama Mark Zuckerberg, ha fondato Facebook e in questo momento probabilmente vi sta spiando.
Pregi: è il film che meglio incarna lo spirito dei nostri tempi, che questo sia un bene o un male decidetelo voi. Raramente (diciamo mai?) una pellicola è riuscita ad analizzare tanto bene non un periodo distante, bensì il presente, prendendo la storia del fenomeno sociale degli ultimi anni e del suo creatore e riuscendo a parlare più in generale della società di oggi nel suo complesso.Difetti: si può incontrare qualche difficoltà a immedesimarsi in personaggi chi più chi meno tutti piuttosto negativi. Ma se si scava dentro se stessi, chi può dire di essere davvero buono? Ratzinger, abbassa ‘sta ca**o di mano che con quella faccia lì non ti crede nessuno. E Silvio, per favore, non mettertici pure tu…
Personaggio cult: Mark Zuckerberg, con il suo genio, e anche i suoi molti difetti, il vero anti-eroe dei nostri tempiScena cult: la molto simbolica gara di canottaggio e soprattutto il refresh finaleCanzone cult: la grandiosa colonna sonora di Trent Reznor & Atticus Ross. E “Power” di Kanye West nel trailer perché “no one man should have all that power”.
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