I miei libri da ‘ombrellone’

Da Thid @Philomela997

Anche se parlare di ombrellone è molto fuori luogo, visto che l’ideale di mare mio e della mia dolce metà prevede scogli e pinete, o varianti sul genere, di solito ambienti non troppo ospitali :P

Comunque, lontano dalle drogose serie tv, dal lavoro e da tutte quelle cose futili che rubano tempo alla lettura… ho divorato 3 libri (lasciando in sospeso la povera Anna Karenina, che da quando è diventata romantica pure la storia di Levin mi riulta un po’ indigesta, lo so, è un’eresia, ma tant’è).

ARACOELI di Elsa Morante

Il primo libro di Elsa Morante che abbia mai letto. E’ una lettura sicuramente non facile, soprattutto perché la trama non è lineare, e per dirla tutta non è che vada propriamente a parare da qualche parte. Racconta semplicemente la storia di un ragazzino e di una madre molto particolari, ma lo fa in modo grandioso. Alcuni passaggi mozzano il fiato e fanno davvero godere la mente.

Mi è capitato di seguire un corso di scrittura presso la Scuola Holden, tenuto da Davide Longo, che parlava spesso della lettura come di un godimento, lasciando intendere proprio la sfumatura sessuale del termine. Ebbene, credo che il buon Davide avesse ragione. Alcuni libri fanno godere l’intelletto, stimolano sinapsi dimenticate, offrono una visione diversa del mondo, creano fratture che inevitabilmente cambieranno chi le legge. Aracoeli di Elsa Morante è uno dei romanzi migliori che abbia mai letto :)

CITTA’ DELLE ILLUSIONI di Ursula Le Guinn

Dev’essere l’estate delle prime volte, perché nonostante io ami molto la narrativa di genere non avevo mai letto nulla di Ursula Le Guinn. Mea culpa. Città delle illusioni è un romanzo leggero ma non superficiale, con una trama avvincente che fornisce alcuni spunti interessanti e solleva dubbi sull’etica, l’indipendenza, la morte e la memoria. L’ho divorato in due giorni e quando l’ho chiuso mi sono ripromessa di leggere la saga di Earthsea (della stessa autrice).

Tuttavia, avendolo letto subito dopo Elsa Morante, non ho potuto fare a meno di notare che ‘i classici’, come vengono chiamati, usano un’attenzione maniacale allo stile, che non può fare a meno di intaccare il contenuto. In questo modo leggendo Aracoeli in alcuni punti ci si ferma, si rilegge, si riflette. Questo non succede con Città delle illusioni. Da lettrice mi dico: poco male, esistono libri diversi da leggere in momenti diversi. Da aspirante scrittrice mi faccio qualche domanda in più ^^””””’

GUARITORE GALATTICO di Philip Dick

Un libro del vecchio Phil che non avevo ancora letto! Bastano poche frasi per ricordarmi quanto adoro quest’uomo :D Che dire? E’ sempre un piacere navigare tra le sue paranoie!

[...]

Ora solo un piccolo libro di Neil Gaiman e torno ad Anna, ggiuro! :P


Archiviato in:lettura, vita Tagged: aracoeli, città delle illusioni, classici, elsa morante, guaritore galattico, ombrellone, philip dick, ursula le guinn, vacanze


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :